
Dall’inizio di Ottobre i principali titoli tech hanno perso molto a Wall Street, questa pressione negativa sta portando così i guadagni messi a segno nel corso dell’anno verso l’azzeramento. Le problematiche date dal calo dei vari titoli tech hanno portato così gli analisti a chiedersi: se stia scoppiando una nuova bolla su questi come era successo nel lontano marzo del 2000.
Netflix e il colpo sulle vendite, e la reazione di Microsoft
Uno dei titoli più colpiti dalle vendite di questi due mesi è stato Netflix, con un calo del 25%. Anche se la più colpita risulta Netflix, preoccupa e stupisce molto di più il calo del 20% di Apple che in poche settimane si è mangiato il record della prima compagnia occidentale a superare i 1000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Le vendite si presentano consistenti anche Amazon che perde invece il 16,5%. Va meglio invece a Google Alphabet che ha perso il 9,5%. La meno colpita infine, risulta Microsoft che invece ha superato Apple dopo 8 anni (anche se solo per poco tempo) in termini di capitalizzazione.
Amazon: le stime del più grande e-commerce al mondo
Le vendite delle azioni di Amazon sono partite dopo la pubblicazione dei conti del terzo trimestre. Queste hanno portato all’aggiornamento delle stime anche per il quarto e un ultimo trimestre dell’anno che risulta essere quello più importante dell’anno per un’azienda come Amazon. Il problema infatti è che la stima dei ricavi è scesa a 72,5 miliardi, al di sotto delle aspettative e previsioni degli analisti che invece attendevano guadagni pari a 74 miliardi di dollari.
I problemi di Facebook
Tra le aziende tech che sta subendo una delle maggiori perdite in borsa c’è sicuramente Facebook. Questa dal 25 luglio ad oggi ha avuto diverse problematiche da affrontare, specie dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, le interferenze sulle elezioni, e i manager di spessore che hanno lasciato l’azienda, tra i quali si trovano anche i fondatori di WhatsApp e Instagram.
Titoli Tech: correzione o bolla?
Al momento in molti si chiedono se quest’improvviso andamento negativo sia una bolla o una correzione. Stando alle tabelle sugli utili di fine settembre e quello attuale, e considerando le medie degli ultimi 5 anni, in molti sono inclini a credere che sia semplicemente di una sana correzione, che rende le quotazioni più attraenti per investimenti di medio o lungo periodo.