Calcolo svalutazione auto

Tutte le automobili, una volta uscite dalla concessionaria, perdono già un pò del loro valore. Andando avanti nel tempo le vetture però incorrono proprio in una svalutazione che aumenta di anno in anno. Ma come effettuare il calcolo di svalutazione dell’auto?

Il calcolo svalutazione auto non prevede una specifica formula matematica per calcolare il suo deprezzamento.

La svalutazione auto annuale infatti si basa su diversi fattori che portano l’automobile dello stesso modello ad avere un valore maggiore o minore dell’altro, a seconda anche del calcolo di usura dell’auto e di come è stata trattata dai proprietari.

Dunque, vediamo insieme come calcolare la svalutazione dell’auto e quali sono i dettagli che possono determinare un ulteriore deprezzamento del modello nel momento in cui si desidera rivenderlo o darlo ad una concessionaria.

Da cosa dipende il calcolo di svalutazione dell’auto

La svalutazione auto primo anno è normale, infatti una volta acquistata la vettura da un concessionario, passati i primi 12 mesi, questa perde un valore pari al -25% sul prezzo d’acquisto.

Con il trascorrere del tempo per conoscere il deprezzamento e fare il calcolo valore auto, diventa più complicato in quanto è necessario tenere ben a mente diversi fattori che saranno poi necessari per riuscire a fare in modo corretto la stima del proprio veicolo. 

Ma perché fare una valutazione del veicolo? Di solito si pensa a come effettuare il calcolo svalutazione auto nel momento in cui si desidera procedere alla sua vendita. Infatti, per riuscire a capire a quanto si può vendere e quale sia il prezzo da poter richiedere per la vettura è necessario fare una valutazione: in questo modo non si rischia di impostare un costo troppo alto o basso.

I principali fattori che permettono di calcolare la svalutazione auto sono sostanzialmente cinque:

  1. Il numero di proprietari. Un’automobile che ha avuto un solo proprietario avrà un valore più alto rispetto a una che invece ha avuto due, tre o più intestatari. Infatti, le vetture più spesso cambiano proprietario o guidatore principale e più si usurano e rovinano.
  2. Restyling del modello. Quando una casa produttrice decide di fare il restyling ossia la nuova versione di un modello, allora è previsto un deprezzamento dell’automobile. Infatti, una nuova versione del veicolo rende automaticamente vecchio e obsoleto quello precedente. Per questo motivo se la casa automobilistica sceglie di mettere in commercio un modello con lo stesso nome di quello precedente ma con degli optional maggiori, la versione uscita in precedenza verrà considerata datata e dunque svalutata.
  3. Sinistri e incidenti. L’automobile viene deprezzata nel momento in cui subisce uno o più incidenti. Infatti, ogni automobile che subisce un sinistro prevede che il funzionamento dell’automobile sia compromesso e quindi la manutenzione della vettura diventa più complessa. Non solo, un’auto incidentata prevede sempre dei controlli accurati perché questa non è considerata affidabile, in quanto le componenti e la carrozzeria sono stati modificati.
  4. Anni passati dall’immatricolazione. Gli anni che passano dalla prima immatricolazione sino a quella in cui si cerca di effettuare il calcolo del valore auto, sono determinanti per riuscire a comprendere di quanto si sia svalutata l’automobile. Infatti, più gli anni passano (ad esempio la svalutazione auto dopo 3 anni o 4 anni) e maggiore è la svalutazione della vettura. Però, esiste un’eccezione, ossia se l’auto ha più di 20 anni ed è d’interesse storico o collezionistico allora la vettura potrà valere di più rispetto al prezzo d’acquisto o comunque all’anno precedente prima di diventare storica.
  5. Cambiamenti tecnici. I cambiamenti tecnici, ossia le innovazioni tecnologiche e sistemistiche che arrivano con l’evoluzione del settore automobilistico, fanno diminuire il costo delle vetture che non hanno queste innovazioni comprese nel loro assetto originale. Un’automobile viene considerata antiquata a causa delle sue caratteristiche tecniche il prezzo di questa diminuisce maggiormente.

Quando scatta la svalutazione

Quando scatta la prima svalutazione dell’auto? Tutte le auto anche se dello stesso modello e immatricolate nello stesso anno non hanno lo stesso valore.

Infatti, la svalutazione dell’auto come abbiamo visto considera vari fattori principali, ma anche alcune specifiche secondarie come: i kilometri percorsi, l’alimentazione dell’auto, le condizioni dell’abitacolo, lo stato della carrozzeria, gli optional presenti e persino il colore dell’auto.

La svalutazione più importante scatta ad un anno dalla sua immatricolazione.

In base al numero di chilometri e in base al motore la svalutazione può andare da un minimo del 25 sino anche al 35%.

Infatti, per ogni 5.000 chilometri percorsi in meno rispetto a quello prospettato si procede a una rivalutazione dell’auto dell’1%. Invece se il chilometraggio è più alto di quello previsto, allora la svalutazione aumenta dell’1,5%.

Infine, bisogna considerare che se durante l’anno ci sono stati degli incidenti che hanno compromesso lo stato della carrozzeria o del motore, la svalutazione aumenta in percentuale maggiore in base al danno subito.

Come calcolare la svalutazione dell’auto

Il calcolo di svalutazione delle auto usate non prevede una formula matematica precisa ma è possibile arrivarci constatando alcuni specifici dati. Innanzitutto, devi valutare il valore di mercato della tua auto come usato.

Per conoscere il valore di mercato del tuo modello d’auto usato, basterà affidarsi ai siti o ai giornali di motori e automobilismo che presentano in modo aggiornato il valore di tutti i modelli d’auto compresi anche quelli usati e più datati.

Una volta consultati i siti web e i listini ufficiali che mostrano il valore dell’auto usata in base all’anno d’immatricolazione e l’allestimento, è necessario considerare gli altri fattori che possono deprezzare nuovamente l’automobile.

Per effettuare il calcolo svalutazione auto dunque dovresti considerare tutte le specifiche che ti ho già citato, come il numero di chilometri percorsi, lo stato della carrozzeria, quello degli interni ed eventuali sinistri effettuati nel corso degli anni, oltre che il numero di proprietari che ha avuto il mezzo, nel caso in cui tu non sia stato l’unico possessore del veicolo.

Se non sei in grado di fare una stima corretta in questo caso, puoi scegliere di richiedere un supporto tecnico a un perito meccanico che saprà esattamente quali sono le percentuali da detrarre in base alle condizioni della vettura.

In linea generale, devi sapere che il deprezzamento per il primo anno è di circa il 25% e nel tempo questo valore aumenta sempre di più raggiungendo anche l’85% del valore iniziale dell’automobile dopo circa otto anni di utilizzo.

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