Le banche offrono oggi, anche per i normali consumatori, conti diversi tra loro, che hanno particolari funzioni e che possono aiutarci a gestire il nostro denaro, il nostro risparmio e i nostri investimenti.
Conti corrente, conti deposito, depositi titoli sono tutte tipologie di conto che sono nate ormai moltissimo tempo fa e che vengono oggi offerte anche dalla più remota banca di periferia.
Anche se per i più grandi mercanti e per i personaggi più importanti anche in epoca romana era possibile muovere enormi quantità di denaro da un capo all’altro del mondo conosciuto, è con il Rinascimento che nasce il sistema bancario come lo conosciamo oggi.
Il conto in banca, nella sua forma più primitiva, nascerà lungo quell’asse Anversa-Firenze, che attraversava la parte economicamente più produttiva dell’Europa, un’area dove si muovevano mercanti estremamente facoltosi e dove gli scambi commerciali erano tornati sul livelli importanti dopo l’epoca buia del MedioEvo.
Non c’erano mercanti che non avevano quello che potremmo oggi considerare un primitivo conto bancario: permetteva di spostare “virtualmente” somme di denaro anche importanti e di accedere anche a finanziamenti per particolari operazioni.
I trasferimenti erano gestiti da note cartacee rilasciate da uffici di cambio che facevano parte di reti su scala continentale e che saranno la base bancaria sulla quale si svilupparono i floridi commerci del tempo.Per arrivare però al conto bancario per ogni tipo di consumatore, anche per il lavoratore dipendente che non aveva grossi capitali da spostare, dovremo aspettare il ventesimo secolo.
Grazie alle reti di comunicazione nazionali e internazionali, le banche cominciarono a poter offrire a chiunque la possibilità di avere un conto per i propri risparmi e dove ricevere, talvolta, dei pagamenti oppure incassare assegni.
Oggi di conti bancari ne esistono invece di diversi tipi: per i risparmi, corrente, di deposito, per i titoli, aperti praticamente a tutti.
Il conto corrente è il principe dei conti bancari. Permette di effettuare e ricevere pagamenti, può avere carte di debito associate, libretti di assegni e più in generale quegli strumenti necessari per la gestione del proprio denaro.
Ora come ora vivere senza un conto corrente è estremamente difficile, dato che il grosso delle operazioni che effettuiamo con il nostro denaro è proprio di tipo elettronico.
Il conto corrente è la forma di base di conto che viene offerta da qualunque istituto bancario a livello mondiale. Chi vive inoltre in Europa, oggi può quantomeno sulla carta andare ad ottenere un conto corrente presso qualunque banca con sede in area SEPA.
Il conto deposito è un prodotto nato invece per il risparmio, che non prevede l’operatività di base del conto corrente e che offre un tasso di interesse fisso per il mero fatto di tenere denaro depositato.
È una delle forme di risparmio più semplici alle quali si può avere accesso e permette di gestire le somme risparmiate in due modi principali:
Il conto deposito oggi soffre della bassa retribuzione del capitale che è endemica in Europa e nel resto del mondo sviluppato. Chi vuole però investire senza rischi, potrebbe trovare in questo tipo di strumento proprio quello ideale per la gestione dei suoi risparmi.
Il deposito titoli è invece un prodotto che è nato per permettere di avere un dossier titoli con obbligazioni, azioni, investimenti in materie prime e altri tipi di titoli finanziari.
È la forma di base per l’investimento sulle piazze finanziarie, quello che utilizzano il grosso dei piccoli risparmiatori che vogliono investire sui mercati.
Anche in questo caso siamo davanti ad uno strumento che è offerto praticamente da ogni banca, nonostante stia oggi perdendo terreno verso piattaforme di brokering decisamente più evolute e meno costose.
Ultime arrivate nel novero di strumenti offerti dalle banche, le carte conto permettono di avere le funzionalità di base di un conto corrente a costo ridotto. Ce ne sono moltissime e sono gettonate soprattutto tra chi vuole risparmiare sui costi di canone e di trasferimento.