Conti Deposito

I conti deposito sono la riproposizione di quanto nel mondo anglosassone va sotto il nome di savings account.

Sono degli speciali conti bancari che non hanno alcuna utilità operativa e che vengono invece utilizzati per mettere a frutto dei piccoli capitali.

Il conto deposito è uno strumento di risparmio estremamente semplice, che a fronte del deposito di una determinata somma, fa maturare interessi (in genere piuttosto bassi), che vengono poi versati a scadenze regolari nel conto stesso.

L’anomalia Italiana del conto corrente con interessi

Il conto deposito è in realtà, almeno all’interno dei nostri confini nazionali, un prodotto relativamente nuovo. Questo in quanto, almeno fino a qualche anno fa, i conti corrente standard offrivano remunerazione sul deposito medio, caso più unico che raro a livello internazionale.

Inoltre le banche hanno sempre ritenuto molto difficile contrastare il dominio assoluto dei libretti postali, strumenti dal funzionamento molto simile e che per anni hanno offerto tassi di interesse che, almeno per le banche, sono fuori mercato.

Oggi le carte in tavola sono cambiate e i conti deposito sono l’alternativa oggi più gettonata per chi è alla ricerca di rendimenti contenuti con rischi altrettanto contenuti.

Il conto deposito ha anche soppiantato altre forme simili di risparmio e investimento, che sono oggi sempre meno utilizzate, come i libretti di risparmio e i depositi a risparmio.

Come funziona il conto deposito?

Il conto deposito è un prodotto estremamente semplice, che anche chi non ha mai avuto alcun tipo di contatto con il mondo finanziario è in grado di capire in pochi minuti.

Bisogna depositare una somma sul conto in questione, trasferendolo in genere dal proprio conto corrente il denaro che vogliamo mettere a frutto.

Ci sono due tipologie principali di conto deposito:

  1. Conto deposito vincolato: in questo caso si deposita una somma e la si vincola per un periodo variabile, dai 3 mesi ai 5 anni. Al crescere della durata del vincolo crescono anche gli interessi riconosciuti. Alcuni conti deposito di questo tipo permettono di svincolare la somma rinunciando agli interessi, altri invece non lo permettono.
  2. Conto deposito libero: si tratta di un prodotto di risparmio dove invece la somma è sempre disponibile e può essere trasferita in qualunque momento verso il proprio conto corrente. In questo caso gli interessi riconosciuti sono decisamente più bassi di quelli che vengono invece riconosciuti sui conti vincolati.

Ultimamente sono offerte, con sempre maggiore frequenza, anche delle soluzioni ibride, che permettono di ricevere interessi crescenti alla crescita della durata del deposito, pur senza imporre alcun tipo di vincolo.

I rischi del conto deposito

Il conto deposito è una tipologia di strumento di risparmio praticamente priva di rischi.

Tutti i conti deposito sono infatti coperti dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi, che copre fino a 100.000 euro per ogni correntista e per ogni conto. Sotto questa somma, anche nel caso in cui la banca dovesse fallire, i depositi sono completamente tutelati.

Nel caso di somme superiori, l’unico rischio che si corre è quello dell’insolvenza della banca, un evento più unico che raro. Per scegliere un buon conto deposito è sufficiente dunque controllare i fondamentali della banca.

Perché i conti deposito rendono “poco”

Perché la regola finanziaria di base è che il rendimento va di pari passo con il rischio che si va a correre. Nel caso dei conti deposito il rischio che si corre è minimo ed è per questo che in genere si finisce per incassare relativamente poco in termini di interessi.