3 Migliori Carte di Credito Aziendali: Carte Business Ideali per la Tua Azienda

Una carta di credito aziendale può avere diversi vantaggi, perché ti aiuta non solo a gestire le spese in modo più pratico, ma ti permette anche di anticipare il denaro da utilizzare e di rateizzare, o pagare dopo un periodo che va dai 30 giorni in su, gli acquisti effettuati.

Per comprendere meglio se anche tu hai bisogno di una carta business, seguimi nella guida dedicata alle carte aziendali, per scoprire cosa sono, come richiederle e quali i requisiti richiesti.

Cos’è la carta di credito aziendale

La carta aziendale o carta di credito business è uno strumento che permette di fare acquisti, spese e pagamenti a nome dell’azienda, in modo tale da monitorare tutte le uscite che vengono fatte mensilmente in prima persona o dai propri collaboratori.

Una carta di credito aziendale può essere a saldo, revolving oppure prepagata, in tutti e tre i casi, questa può essere usata per fare acquisti nei negozi o online, per pagare i fornitori e per tracciare in tempo reale tutte le spese effettuate.

Proprio per i suoi vantaggi, la carta di credito aziendale oggi è sempre più richiesta sia dai liberi professionisti, sia dalle PMI e dalle aziende più grandi, perché aiuta a controllare e gestire al meglio tutte le spese che si sostengono mensilmente.

Come funziona la carta di credito aziendale

La carta di credito aziendale può essere richiesta da artigiani, commercianti, liberi professionisti e da tutti coloro che hanno una piccola, media o grande impresa. In base al numero di collaboratori o soci appartenenti all’azienda è possibile richiedere da un minimo di una sino a decina di carte business.

Ma come funziona una carta business? Innanzitutto, bisogna sapere che si possono richiedere due tipologie di carte:

  1. La carta intestata alla società: questa può essere impiegata sia dal proprietario sia da eventuali dipendenti e soci per effettuare dei pagamenti da parte dell’azienda. Il saldo della carta poi è collegato al conto bancario aziendale e può essere saldato in un’unica soluzione o con più rate.
  2. La carta di credito aziendale non nominativa: in questo caso, la carta anche se pagata dall’azienda, non prevede il nome dell’impresa, ma quella del dipendente che la utilizza. Spesso questa carta business è un benefit per il dipendente, oppure un pratico sistema per mettere in conto le spese che sostiene quando, ad esempio, fa una trasferta.

Oltre alle differenze tra le carte intestate alla società e quelle che invece si possono intestare a uno o più dipendenti, bisogna fare distinzione tra:

  • Carte business a saldo
  • Carte di credito aziendali revolving
  • Carte di credito business prepagate

Le carte di credito business con pagamento a saldo sono emesse a nome dell’azienda o del dipendente, e prevedono un plafond mensile che può essere fisso o flessibile (a seconda della compagnia scelta per l’emissione). Queste carte prevedono che l’estratto conto venga pagato dopo un minimo di 30 giorni sino a un massimo di 50 giorni.

Per quanto riguarda le carte di credito aziendali revolving, anche in questo caso la carta può essere nominativa per l’azienda, per il socio o il dipendente a cui è destinata. A differenza di quella a saldo, la carta di credito revolving permette di rateizzare le spese sostenute.

Quindi se si ha un plafond di 2500 euro e lo si spende in un mese, si può rateizzare l’estratto conto pagando una percentuale d’interesse che viene stabilita dalla banca o dall’istituto che l’ha emessa.

Un tipo di carta business sempre più richiesta è quella prepagata.

La carta business prepagata è molto utile perché permette di caricare sino a un limite di spesa mensile, quindi semplifica il controllo del flusso di denaro in uscita dall’azienda.

Inoltre, con questa carta non si può superare il limite di spesa mensile, in quanto una volta finiti i soldi caricati non funziona più sino a quando non si fa una nuova ricarica. Un ultimo vantaggio è dato dal fatto che molte ricaricabili business sono collegate ad applicazioni che permettono di controllare in ogni momento le spese effettuate in conto all’azienda.

Infine, esistono anche le carte di credito aziendali con opzione a saldo e revolving. Queste carte sono usate principalmente da liberi professionisti, commercianti e proprietari di piccole aziende.

Infatti, sono molto utili perché quando arriva l’estratto conto è possibile scegliere se saldarlo in un’unica soluzione senza interessi oppure se corrisponderlo invece in più rate, pagando gli interessi imposti dalla banca.

Come richiederla

Come abbiamo visto ci sono diverse soluzioni di carte di credito aziendali, quindi prima di effettuare la richiesta è necessario scegliere quella che si adatta di più alle nostre esigenze.

Una carta di credito aziendale a saldo o revolving può essere richiesta alla propria banca, dove si possiede già un conto business. Online, se si ha un conto business con una banca che opera in via telematica.

La richiesta di una o più carte di credito business prepagate può essere fatta online oppure presso il proprio Istituto di Credito. Sulle piattaforme online ci sono diverse soluzioni che permettono di chiedere una o più carte business prepagate, come ad esempio Soldo Mastercard.

Una volta scelto quale carta preferisci per gestire le tue spese aziendali, allora  non devi far altro che presentare i documenti richiesti inerenti all’azienda (come ad esempio la P.IVA e/o iscrizione al registro delle Imprese) e il conto aziendale sul quale inviare il pagamento dell’estratto conto.

Carta di credito aziendale: i requisiti necessari

Il requisito essenziale per avere una o più carte aziendali è essere titolare di un’attività professionale, artigianale o commerciale oppure di un’azienda piccola, media o grande con P.IVA italiana oppure estera.

Alcune banche, istituti di credito ecc… accettano di emettere carte di credito business solo alle aziende italiane. Altre invece, permettono la richiesta anche ad imprese che sono registrate all’estero, anche se principalmente a quelle che hanno la Partita IVA in uno dei paesi nell’Unione Europea, mentre è più difficile che venga concessa a chi ha un’azienda in altri paesi del mondo.

Oltre a dover dimostrare di avere una P.IVA è necessario anche avere dei requisiti reddituali. Infatti, per le carte di credito a saldo e revolving bisogna avere un reddito sufficiente che ne motivi la richiesta, per questo motivo la banca è solita chiedere l’UNICO Redditi della società oppure quello della persona fisica se é socio o amministratore unico della società.

Per le carte di credito prepagate non c’è bisogno di avere un reddito dimostrabile, quindi basta avere una P.IVA e scegliere il tipo e il numero di carte da richiedere.

Infine, tra i requisiti richiesti per le carte di credito revolving o a saldo vi sono:

  • La necessità di avere un conto corrente intestato all’azienda (per il pagamento dell’estratto conto);
  • Non aver avuto segnalazioni come cattivi pagatori o pignoramenti intestati all’azienda.

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