Il conto corrente cointestato spesso è la scelta migliore per risparmiare sulle spese mensili e annuali che si hanno in famiglia, a causa di vari conti correnti aperti.
Forse ti sei sposato da poco e avete due conti correnti separati, però stai cercando di limitare le spese, e non vuoi pagare due canoni mensili o annuali.
I motivi per aprire un conto corrente cointestato possono essere diversi. Puoi scegliere di aprirlo per risparmiare sui costi di gestione annuali, oppure per gestire con uno sguardo più ampio tutti i guadagni della tua famiglia.
Questa è un’opzione solitamente applicata in ambito familiare, anche se in realtà non c’è realmente bisogno di essere sposati, o di avere un legame di sangue con chi cointesti il conto.
In genere, il conto cointestato può essere il modo migliore per gestire e amministrare le finanze che si hanno in comune con una persona di fiducia.
Qualunque sia il motivo della tua scelta, sarai sicuramente curioso di sapere come funziona un conto corrente cointestato e come procedere per l’apertura.
Se sono queste le domande che ti stai ponendo, non perdere altro tempo, e seguimi in questa guida volta a scoprire tutte le informazioni sul conto corrente bancario cointestato!
Cos’è il conto corrente cointestato
Un conto corrente cointestato si presenta con le stesse funzionalità di un semplice conto bancario. L’unica differenza è che invece di avere un conto intestato ad un’unica persona, questo viene intestato a più soggetti.
Di solito, la cointestazione del conto corrente avviene in ambito familiare, questo proprio per riuscire a risparmiare sulle spese di gestione e sui costi annuali.
Quindi l’intestazione conto corrente viene effettuata a due persone che vogliono condividere i propri beni monetari e gestire attraverso un’unica soluzione i soldi del nucleo familiare.
La cointestazione può avvenire sia all’apertura di un nuovo conto corrente sia per un conto già aperto in precedenza. In entrambi i casi, tutti coloro che saranno cointestatari del conto potranno richiedere: l’addebito dello stipendio, effettuare i pagamenti, ottenere una copia del bancomat e della carta di credito.
Quindi entrambi, potranno avere accesso liberamente a tutti gli strumenti bancari messi a disposizione dall’Istituto di credito.
Oggi, tutti abbiamo bisogno di un conto corrente. I costi di apertura e il mantenimento di due conti potrebbe essere però una spesa familiare non necessaria. Per questo motivo specialmente in ambito coniugale, si sceglie sempre più spesso di incanalare tutti i guadagni su un unico conto.
Ma come funziona esattamente un conto corrente cointestato?
Come funziona il conto corrente cointestato
Alcuni pensano che aprire un conto corrente cointestato sia un rischio a livello economico. Forse anche a te, in questo momento sta sorgendo qualche dubbio sull’apertura di un conto con un’altra persona.
Non sono rare le storie, di mariti e mogli che hanno prelevato somme ingenti dai conti correnti coniugali e sono scappati o figli che hanno approfittato dell’accesso ai conti dei genitori.
Certo queste sono storie che possono mettere un pò di agitazione, per questo motivo l’apertura di un conto cointestato può essere considerato un atto di fiducia reciproca nella propria famiglia.
In realtà, però, devi sapere che esistono due tipi di conti correnti con più intestatari. Se non vuoi rischiare azioni che ledano in futuro i tuoi risparmi, puoi scegliere ad esempio di aprire un conto corrente cointestato a firma congiunta.
Questa tipologia prevede che entrambi gli intestatari firmino ogni qual volta si effettua un’operazione di prelievo in banca, o emettono un assegno bancario a favore di qualcuno. In questo modo entrambi i cointestatari hanno il controllo congiunto del conto corrente.
Anche in quelli cointestati è possibile impostare il messaggio di allerta, un sms che arriva al cellulare ogni qualvolta si preleva, paga o si utilizza il bancomat o la carta di credito.
Se hai piena fiducia nel cointestatario del tuo conto, puoi scegliere anche un’alternativa ossia il conto corrente cointestato a firma disgiunta. In questo caso, entrambi i depositari possono operare autonomamente sul conto corrente. Quindi è possibile: prelevare, emettere assegni e bonifici con la firma di un solo intestatario.
Anche in questo caso, per controllare la gestione del conto, è possibile comunque richiedere l’attivazione del messaggio di allerta. Quindi anche se si disporrà entrambi del conto corrente, si potrà ricevere un avviso direttamente sul numero di cellulare per ogni prelievo o pagamento effettuato da entrambi i titolari del conto.
La scelta tra la firma congiunta o quella disgiunta dev’essere fatta all’apertura del conto corrente. In ogni caso è possibile modificare il contratto anche successivamente, nel caso lo si ritenga necessario.
In genere, la banca imposta sempre il conto corrente cointestato con la firma congiunta. Quindi se si desidera optare per quella disgiunta è necessario richiederlo alla banca al momento della firma del contratto, o successivamente all’apertura del conto.
Cosa serve per aprirlo
Aprire un conto corrente cointestato è davvero molto semplice. Infatti, funziona esattamente come l’apertura di un tradizionale conto bancario, con la differenza che ci si deve presentare entrambi in banca per firmare il contratto e segnalare eventuali accrediti e domiciliazioni.
Se devi aprire un nuovo conto e desideri cointestarlo, devi:
- Andare in banca con il cointestatario muniti di documenti d’identità.
- Richiedere l’apertura di un conto intestato a entrambi.
- Scegliere se aprire un conto con firma congiunta o disgiunta.
- Firmare il contratto.
Dopo la firma del contratto per l’apertura del conto potrai richiedere una copia del bancomat, della carta di credito e un carnet degli assegni (se compreso nel conto).
Nel caso in cui tu voglia “trasformare” il tuo conto tradizionale in uno cointestato, basterà andare in banca con la persona con cui cointesterai il conto, e firmare i documenti che daranno accesso a una seconda persona al tuo conto corrente bancario. Anche in questo caso, potrai scegliere tra firma congiunta o disgiunta e richiedere una copia del bancomat e della carta di credito.
Come si chiude un conto corrente cointestato
La chiusura del conto corrente cointestato può avvenire in due modi differenti a seconda che tu abbia optato per un conto con firma congiunta o disgiunta.
Nel primo caso è necessario che entrambi gli intestatari si presentino in banca per comunicare la volontà di chiudere il conto corrente, e procedere alla firma dei documenti di cessazione del contratto.
Se invece hai scelto di aprire un conto corrente con firma disgiunta, allora la chiusura del conto potrà essere effettuata liberamente da uno dei due intestatari, senza la necessità della firma di entrambi. In questo caso, quindi non si ha bisogno dell’autorizzazione del secondo intestatario.
In realtà, anche nel conto disgiunto è possibile evitare che ciò avvenga, ossia che solo uno dei due possa liberamente scegliere di chiudere il conto.
Per evitare la chiusura del conto da un unico correntista in caso di firma disgiunta devi, al momento della firma del contratto, richiedere che il modulo di estinzione del conto preveda una clausola che imponga che, al momento della chiusura di un conto a firma disgiunta, siano presenti comunque entrambi gli intestatari.
Attraverso questa clausola eliminerai la possibilità di chiusura del conto corrente con la firma di un unico intestatario.
Cosa succede in caso di pignoramento
Il pignoramento del conto corrente cointestato è possibile? Chi ha dei debiti nei confronti dello Stato, di un altro istituto di credito o di un privato, si chiede cosa avviene nel caso sia disposto il pignoramento del conto bancario.
Secondo il codice civile, se si ha un conto cointestato e solo uno dei due intestatari ha dei debiti che devono essere rilevati mediante pignoramento, il creditore potrà rilevare solo la quota appartenente all’intestatario.
Dato che i conti correnti cointestati personali sono pro quota e quindi i beni appartengono al 50% a ognuno degli intestatari. Il pignoramento del conto potrà avvenire solo in questa misura.
In poche parole, se viene disposto il pignoramento di un conto cointestato e solo uno degli intestatari figura come debitore, si potrà decurtare solo la metà dei soldi presenti sul conto corrente.
Nel caso si sia entrambi titolari del debito, allora il giudice potrebbe disporre il pignoramento di tutta la somma presente sul conto cointestato.
Infine, se il conto è intestato a più di due persone, ad esempio a quattro sorelle o fratelli, allora il pignoramento sarà di ¼ dell’importo presente sul conto corrente.
Cosa succede in caso di morte di uno (o più) degli intestatari
Il conto corrente cointestato in caso di morte di uno degli intestatari prevede alcune regole specifiche a seconda che il conto sia a firma congiunta o disgiunta.
In caso di conto corrente cointestato la successione non prevede che la parte del defunto sia disposta automaticamente in favore del cointestatario. Infatti questa sarà messa a disposizione degli eredi in vita.
Inoltre, devi sapere che nel caso di conto cointestato a firma congiunta, al momento della morte di uno degli intestatari il conto viene momentaneamente congelato.
Quindi non potrai disporre del denaro presente sul conto (anche se una parte è tua), almeno sino a quando non verranno individuati gli eredi legittimi. Solo dopo la loro identificazione sarà possibile accedere nuovamente alla somma spettante all’interno del conto corrente.
In caso di conto con firma disgiunta, i titolari del conto sono liberi di operare anche dopo il decesso di uno degli intestatari. In realtà, però, la banca, al fine di non incorrere in problemi futuri sulla rivendicazione eventuale dell’eredità, può procedere a un blocco preventivo del conto corrente anche in caso di firma disgiunta.
Per sbloccare il conto gli eredi dovranno presentare il certificato di successione. Gli eredi possono fornire alla banca anche un certificato di atto notorio o la dichiarazione di successione, nel caso abbiano dei diritti sulle somme del conto congiunto.
Dopo i dovuti controlli, il cointestatario del conto potrà comunque disporre sempre del 50% della somma presente sul conto al momento del decesso di uno degli intestatari.
Quindi in entrambi i casi non perderai mai le somme che ti appartengono per diritto, ma dovrai solo provvedere a dividere o cedere la somma che apparteneva al tuo intestatario e che alla sua morte va di diritto agli eredi legittimi.
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