fondo Telemaco come funziona

Per alcune categorie di lavoratori esistono strumenti di previdenza complementare creati ad hoc. È il caso del Fondo Telemaco, riservato ai lavoratori delle Aziende di Telecomunicazione. Scopriamolo insieme nei paragrafi che seguono.

Cos’è e come funziona il fondo Telemaco

Telemaco è il fondo pensione riservato agli operai, impiegati e quadri delle aziende che applicano il CCNL delle Telecomunicazioni, purché assunti con contratto a tempo indeterminato, di apprendistato e di inserimento nonché i soggetti fiscalmente a carico dei lavoratori iscritti al Fondo.

Si tratta di un fondo a contribuzione definita in cui il valore minimo dei contributi versati viene stabilito in partenza dalle parti istitutive e solo da esse sono modificabili.

È a capitalizzazione individuale, il che significa che la prestazione finale è definita dalle somme versate insieme ai rendimenti derivati dagli investimenti finanziari effettuati.

Come nel caso di tutte le altre forme di previdenza complementare, aderire al fondo pensionistico Telemaco comporta una serie di vantaggi sia economici sia fiscali, come ad esempio il fatto che versando il proprio contributo oltre al Tfr si ha diritto a quello dell’azienda nella misura dell’1,2% e la possibilità di dedurre le somme versate dalle tasse direttamente in busta paga entro i limiti fissati dalla legge vale a dire 5.164,57 € annui .

Requisiti per aderire al fondo Telemaco

L’adesione al fondo pensione Telemaco è libera e volontaria.

Possono aderire a Telemaco le aziende alle quali si applica il CCNL delle Telecomunicazioni e i lavoratori operai, impiegati e quadri dipendenti  dalle aziende e delle associazioni imprenditoriali cui le stesse aderiscono alle quali si applica il suddetto CCNL delle  Telecomunicazioni, assunti con contratto a tempo indeterminato, di apprendistato o di inserimento. È inoltre possibile far partecipare al Fondo anche soggetti fiscalmente a carico dei lavoratori già iscritti.

Come aderire al fondo

Il lavoratore può aderire a Telemaco in qualunque momento. Entro sei mesi dalla data di assunzione deve essere fatta la scelta se mantenere o meno il TFR in azienda.

Se si decide di mantenere il TFR in azienda, tale scelta può essere rivista in qualunque momento.

L’adesione al Fondo Telemaco avviene compilando il modulo d’adesione che è disponibile presso la propria azienda, presso la sede del Fondo ed è scaricabile dal presente sito internet.

Una volta compilato il modulo va riconsegnato alla propria azienda che provvederà ad inoltrarlo a Telemaco.

Al momento dell’iscrizione è previsto il pagamento di una quota di adesione, che avviene contestualmente al primo versamento dei contributi. Tale quota è destinata alla copertura dei costi amministrativi del Fondo ed è pari 4,65 € a carico del lavoratore e 4,65 € a carico dell’azienda.

Come versare i contributi

Una volta iscritto a Telemaco, il lavoratore inizia a costruire la sua pensione complementare facendo confluire nella propria posizione individuale:

  • TFR;
  • contributi a carico del lavoratore;
  • contributi dell’ azienda.

Versare contributi non è obbligatorio in quanto è prevista anche la possibilità di versare il solo TFR. Coloro i quali decidono di far confluire nella propria posizione il contributo, nel rispetto della misura minima stabilita dagli accordi collettivi che ammonta all’1% della retribuzione, possono usufruire anche di quello dell’azienda, pari all’1,2% della retribuzione.

Chiaramente, qualora l’iscritto a Telemaco decidesse, nel corso della sua permanenza nel fondo, di sospendere la contribuzione a proprio carico potrà farlo, interrompendo però in questo modo anche la contribuzione da parte dell’azienda. Il Tfr continuerà comunque a confluire nella sua posizione individuale.

In cosa sono investiti i contributi

I contributi versati nel Fondo Telemaco sono investiti in strumenti finanziari quali azioni, titoli di Stato e altri titoli obbligazionari, quote di fondi comuni di investimento.

Per quanto riguarda il Fondo Telemaco rendimenti, questi dipendono dal profilo di rischio prescelto entro i 4 previsti:

  1. Garantito (White)
  2. Conservativo (Blue)
  3. Prudente (Green)
  4. Bilanciato (Yellow)

L’aderente può scegliere anche il Profilo Life Cycle, un programma di investimento che, a scadenze predeterminate, trasferisce in maniera automatica la posizione maturata e i contributi futuri al comparto o alla combinazione di due comparti più adatti in funzione dell’età di pensionamento prevista dalla normativa pro-tempore vigente allo scopo di massimizzare i risultati dell’investimento.

È bene inoltre sapere che ciascun iscritto può spostare le proprie risorse da un’opzione di investimento ad un’altra (cosiddetto switch) mediante l’apposita funzionalità online disponibile nell’Area Riservata e dopo che siano trascorsi almeno 12 mesi.

Nel caso in cui all’atto dell’adesione l’aderente non indichi esplicitamente l’opzione di investimento prescelta, i contributi saranno conferiti nel profilo Life Cycle.

Quali prestazioni pensionistiche si possono ottenere con il  fondo Telemaco

Nel momento in cui il lavoratore iscritto a Telemaco raggiunge l’età pensionabile, richiedere la prestazione in forma di:

  • Rendita;
  • Capitale fino al 50% e rendita per la quota restante;
  • Capitale al 100% (solo in alcuni casi particolari).

Per poter ricevere la prestazione è però necessario essere stati iscritti almeno 5 anni ad una qualunque forma di previdenza complementare, in caso contrario al lavoratore è consentito solo chiedere il riscatto totale per perdita dei requisiti di partecipazione, tassato al 23% oppure, ad un anno dal pensionamento, richiedere il riscatto parziale per cessazione dell’attività lavorativa, tassato al 15%.

L’aderente può comunque decidere di iniziare a percepire le prestazioni offerte da Telemaco in un secondo momento e continuare a contribuire al fondo anche se percepisce già la pensione pubblica.

Scegliendo la prestazione sotto forma di rendita, occorre sapere che sono possibili diverse soluzioni:

  • Rendita Vitalizia immediata, ideale per chi vuole ricevere per tutta la vita la propria pensione complementare e non desidera che alla sua morte la rendita continui ad essere erogata a beneficiari superstiti;
  • Rendita Reversibile, adatta invece a chi desidera che dopo la sua morte la rendita continui ad essere erogata, in misura totale (100%) o parziale (con un minimo del 50%), ad uno o più beneficiari designati fino a che l’ultimo di essi è in vita;
  • Rendita Certa per 5-10 anni, che prevede invece una rendita certa per 5 o 10 anni all’aderente e una rendita di pari importo ai suoi beneficiari nel caso in cui muoia. allo scadere di tale periodo, se il pensionato è ancora in vita, continuerà a ricevere la rendita fino al suo decesso;
  • Rendita Controassicurata, che comporta invece di ricevere per tutta la vita la propria pensione complementare stabilendo che in caso di morte le somme della posizione accumulata non ancora erogate siano restituite anche attraverso pagamenti periodici, ai beneficiari designati;
  • Rendita Vitalizia “Long term care”, la soluzione invece per chi vuole ricevere per tutta la vita la propria pensione complementare e desidera proteggersi (con il raddoppio della rendita) dal rischio di non avere un reddito sufficiente in caso di perdita di autosufficienza.

Come e quando si può riscattare la propria posizione

Nel corso della permanenza nel fondo, l’aderente a Telemaco può richiedere sia il riscatto parziale sia il riscatto totale della propria posizione.

Il riscatto parziale della posizione individuale, nella misura del 50%, è possibile nei casi di:

  • Cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi;
  • Procedure di mobilità, cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria sia in caso di cessazione dell’attività lavorativa che in continuità del rapporto di lavoro, in caso di cassa integrazione guadagni a zero ore della durata di almeno 12 mesi;
  • Procedura di esodo incentivato.

Il riscatto parziale della posizione individuale nella misura del 75% è possibile invece solo in caso di perdita dei requisiti di partecipazione a Telemaco a seguito di dimissioni o licenziamento.

Per quanto riguarda invece il riscatto totale, è possibile nei seguenti casi:

  • Invalidità permanente che comporti la riduzione delle capacità di lavoro a meno di un terzo;
  • Cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi.

In caso di morte dell’aderente prima di andare in pensione, la posizione individuale viene riscattata dai beneficiari designati dall’iscritto o, in mancanza, dagli eredi. In assenza anche di questi ultimi la posizione resta acquisita a Telemaco e viene distribuita tra tutti gli iscritti.

Oltre al riscatto parziale o totale, l’aderente può richiedere anche un’anticipazione del capitale per fare fronte a situazioni di emergenza o necessità. Fra le motivazioni di anticipazione contemplate da Fondo Telemaco ci sono:

  • Spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a sé, al coniuge o ai figli: l’anticipazione può essere richiesta in qualsiasi momento per un importo non superiore al 75% della posizione accumulata;
  • Acquisto o ristrutturazione della prima casa per sé o per i propri figli: in questo caso sono necessari almeno 8 anni dall’iscrizione ad una qualsiasi forma di previdenza complementare e l’importo erogabile non può essere superiore al 75% della posizione accumulata;
  • Ulteriori esigenze dell’aderente: anche in questo caso sono necessari almeno 8 anni dall’iscrizione ad una qualsiasi forma di previdenza complementare, per un importo non superiore al 30% della posizione accumulata.

Come e quando si può trasferire la propria posizione

Trascorsi due anni dall’adesione a Telemaco l’iscritto al fondo può decidere di trasferire l’intera posizione individuale in un’altra forma pensionistica senza essere soggetto a tassazione.

Nel caso in cui perda i requisiti di partecipazione al fondo, può trasferire la sua posizione a prescindere dagli anni di permanenza in Telemaco.

Come controllare la gestione del pip

È possibile controllare la gestione del Fondo pensione Telemaco attraverso la propria area riservata sul sito cui è possibile accedere tramite codice fiscale e password.

Per comunicare con Telemaco è inoltre consentito:

  • inviare una Raccomandata a mezzo posta all’indirizzo Fondo Pensione Telemaco, Via Luigi Bellotti Bon,14 – 00197 ROMA;
  • inviare un fax al numero 06.80914023;
  • inviare una e-mail all’indirizzo reclami@fondotelemaco.it.

L’opinione di Supercoin

L’adesione ad un Fondo pensione di categoria come Telemaco risulta sicuramente vantaggiosa per molti motivi, quali ad esempio:

  • La possibilità di avere il contributo aziendale, peraltro anch’esso deducibile, che in caso contrario va perso;
  • La questione dei costi, decisamente più bassi rispetto a un fondo pensione aperto o a un PIP privato, in quanto si tratta di un Fondo non promosso da un’azienda che deve dare profitti quindi i costi applicati sono solo di tipo amministrativo.

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