In una delle tue ricerche di informazioni sui prestiti quante volte ti sarà capitato di sentire nominare la cessione del quinto?
Hai voglia di saperne di più? Continua a leggere questa guida allora, ti dissiperò ogni dubbio così che tu possa scegliere in piena autonomia se questo possa essere, o meno, il prodotto giusto per te.
Il prestito con cessione del quinto dello stipendio è una modalità molto interessante, soprattutto per chi non ha garanzie da offrire a banche o a mediatori finanziari per l’ottenimento di un prestito di consumo.
Questa particolare tipologia di prestito ha delle modalità di funzionamento particolari, che andrò ad analizzare nella guida che ti offro oggi che non lascerà nulla al caso.
Sono molte le domande alle quali ti aiuterò dare risposta: chi può fare la cessione del quinto? In quali casi è un’ipotesi vantaggiosa? In quali casi invece la cessione del quinto non conviene? Chi eroga questo tipo di prestiti? Quali sono gli obblighi che ricadono in capo al datore di lavoro?
Indice
- Che cos’è il prestito con cessione del quinto dello stipendio?
- Chi offre prestiti con la cessione del quinto?
- Che categoria di dipendenti può richiedere il prestito con cessione del quinto?
- Il datore di lavoro può opporsi alla richiesta di cessione del quinto?
- Come funziona la cessione del quinto: una simulazione
- Perché preferire la cessione del quinto invece di un prestito “normale”?
- Conviene la stipula della cessione del quinto?
- La cessione del quinto: analisi conclusiva
- Entra a far parte del Club Supercoin. E’ Gratis!
Che cos’è il prestito con cessione del quinto dello stipendio?
Il prestito con cessione del quinto dello stipendio è un prestito al consumo (ovvero in genere erogato per somme contenute e da spendere per l’acquisto di beni durevoli ma non di grossa entità, come potrebbe essere il caso di una casa).
Invece di presentare garanzie specifiche, la finanziaria o la banca accettano di ottenere fino ad un quinto dello stipendio, su base mensile, come pagamento della rata.
Il prestito con cessione del quinto è innanzitutto un prestito con pagamento automatico, almeno nel caso del debitore. Sarà infatti il datore di lavoro a doversi preoccupare di versare la somma pattuita con la banca a scadenza regolare.
Chi offre prestiti con la cessione del quinto?
Praticamente ogni tipo di banca e istituto finanziario che sia attivo nel mercato del credito.
Si tratta dopotutto di una modalità di prestito relativamente garantita per la banca e molto ghiotta per i promotori, soprattutto nel caso in cui il debitore sia in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un’azienda solida.
Le offerte per prestiti con il quinto dello stipendio si possono trovare anche online, spesso con la possibilità di poter confrontare in modo rapido le offerte di ciascun istituto e poter scegliere quello che offre i costi più bassi.
Che categoria di dipendenti può richiedere il prestito con cessione del quinto?
Dal 2005 tutte. È dunque possibile accedere a questa forma di prestito sia se si è dipendenti statali, sia si è dipendenti parastatali e anche nel caso in cui si lavori invece per il settore privato.
Per quanto riguarda il settore privato gli istituti finanziari possono avere qualche remora in più e condurre dei controlli relativamente approfonditi sulla realtà che si occuperà di rimborsare il prestito.
Si può richiedere la cessione del quinto anche con la pensione?
Ebbene si. La cessione del quinto può essere ottenuta anche se non si è più titolari di un contratto di lavoro e si è in pensione.
La cessione del quinto della pensione è uno strumento che può essere utilizzato fino a quando la scadenza del prestito non superi l’85esimo anno di età del debitore.
Il datore di lavoro può opporsi alla richiesta di cessione del quinto?
No. Se il dipendente sottoscrive il prestito il datore di lavoro è tenuto a:
- Accettare la cessione del quinto.
- Trattenere la rata e a versarla al creditore.
- Trattenere eventuale liquidazione in caso di licenziamento o dimissioni, per versarla a copertura del debito.
Questo vuol dire per il debitore due cose:
- Si è sempre liberi di stipulare in libertà e senza il ricorso alla preventiva autorizzazione del datore di lavoro un prestito con la cessione del quinto.
- Nel caso in cui si dovesse perdere il lavoro o decidere di lasciarlo, la liquidazione potrà essere usata a copertura del debito, senza che questo tipo di decisione sia però in capo a te.
Come funziona la cessione del quinto: una simulazione
Di seguito ti offro una simulazione per un prestito con cessione del quinto con le seguenti caratteristiche per farti una idea un pò più concreta.
- Stipendio di 1.500 euro netti al mese per 13 mensilità (quindi con tredicesima)
Il quinto si calcola sempre su 12 mensilità, quindi dovrai procedere con:
1.500 euro x 13 / 12 == 1625,00 euro
Potrai dunque cedere:
- 1.625 euro ==> 20% ===> 325 euro al mese
Perché preferire la cessione del quinto invece di un prestito “normale”?
La modalità di prestito con cessione del quinto dello stipendio viene preferita in diversi casi, sia dalla banca che dall’eventuale debitore:
- Può essere il caso di un debitore personalmente non affidabile, che però gode dell’importante garanzia di un posto di lavoro a tempo indeterminato.
- Permette una verifica dello stato debitorio immediata: le cessioni del quinto vengono infatti iscritte e non sono, oltre una certa misura, cumulabili.
- Permettono al debitore di ottenere un finanziamento senza ulteriori controlli e accertamenti: nel caso di assenza di altre cessioni e nel caso in cui l’azienda che eroga lo stipendio sia affidabile per la finanziaria o la banca, il prestito è subito erogato.
Altro fattore molto importante è che il prestito con cessione del quinto dello stipendio permette anche ai protestati di accedere al mercato del credito.
Sono pochi, per non dire nessuno, gli istituti che accetterebbero di erogare un prestito ad un protestato, condizione che può essere però superata appunto tramite il ricorso alla modalità cessione del quinto, dove il debitore viene praticamente estromesso dalla restituzione del debito, in quanto la rata viene appunto versata direttamente dal datore di lavoro.
Oltre ai protestati il prestito con cessione del quinto dello stipendio è interessante anche per i cattivi pagatori, quei segnalati al CRI che non hanno, co altre modalità, accesso al mercato dei prestiti e dunque al credito di consumo.
Quali sono i limiti per il prestito con cessione del quinto?
Ci sono limiti previsti per legge e dalla prassi per quanto riguarda i prestiti con cessione del quinto dello stipendio.
- La durata massima del prestito è di 120 mesi, ovvero di 10 anni.
- Il valore della rata non può superare il 20% dello stipendio.
- Nel caso di contratti a tempo determinato, la durata del prestito non può superare la durata del contratto.
- Il rimborso delle rate deve sempre essere mensile, senza eccezioni.
Non ci sono altri limiti, se non quelli discrezionali che la banca può applicare nel caso di dipendente del settore privato.
Conviene la stipula della cessione del quinto?
No. Nel senso che rispetto ai contratti di prestito al consumo standard, sono presenti costi ulteriori che riguardano le tipologie assicurative ritenute obbligatorie per legge.
Chi può scegliere altre modalità di prestito, nella stragrande maggioranza dei casi troverà condizioni più convenienti senza la cessione del quinto dello stipendio.
La cosa è però parzialmente falsa per i dipendenti pubblici e per quei dipendenti di aziende di solidità tale da offrire una fortissima garanzia per chi presta il denaro. In quel caso i costi di assicurazione possono scendere di molto, così come i tassi che vengono richiesti per il prestito da parte delle banche e degli istituti finanziari.
Ad ogni modo, per chi ovviamente ne avesse la libertà, è sempre meglio confrontare i due diversi tipi di prestito, tenendo conto di TAN e TAEG e valutare soltanto di conseguenza quale sia il metodo più efficace per ottenere credito.
Occhio, il credito al consumo è sempre molto caro
L’avvertenza che sto per farti è valida per tutte le tipologie di prestito al consumo. Siamo infatti davanti ad una tipologia di prestito che prevede tassi di interesse altissimi, nonché condizioni per la restituzione e costi accessori che sono spesso proibitivi.
L’eventualità di ricorrere a questo tipo di prestito deve essere sempre valutata con attenzione, ignorando le banche che ti offrono possibilità di rifinanziamento successiva (è un modo per pagare di più e più a lungo, non di meno).
L’assicurazione
Come ti ho accennato prima incorporate al contratto di prestito con cessione del quinto si trovano anche delle assicurazioni obbligatorie per legge.
Per i dipendenti sono tipicamente due:
- L’assicurazione per i casi di morte del debitore.
- L’assicurazione per i casi invece di perdita del lavoro.
I costi di assicurazione vengono incorporati nel costo del prestito e vanno a comporre dunque la differenza tra capitale che viene ottenuto e capitale che dovrà essere restituito.
La cessione del quinto: analisi conclusiva
La cessione del quinto può essere sicuramente conveniente per chi non ha garanzie alternative da offrire, anche se i costi aggiuntivi vanno sicuramente valutati.
Per una situazione media, dove a prestare garanzia della cessione del quinto è un’azienda solida, i costi di assicurazione possono aggirarsi anche intorno al 3% del prestito, percentuale alla quale possono aggiungersi costi di gestione altrettanto importanti.
Il problema del credito al consumo, ovvero i costi esorbitanti, è esacerbato quando si parla di forme che vengono offerte a chi di garanzie ne ha poche. Meglio pensarci due volte.
Entra a far parte del Club Supercoin. E’ Gratis!
Ottieni l’accesso a contenuti esclusivi via mail e qui sul sito con consigli pratici e immediatamente applicabili sui soldi.
Clicca qui sotto e rispondi a poche semplici domande.