polizza sanitaria, assicurazione per malattia

Hai mai pensato di prendere in considerazione l’idea di stipulare una polizza sanitaria?

Una delle spese che grava di più sul portafoglio delle famiglie è sicuramente quella relativa alla salute. Complice l’allungamento della vita media e la progressiva riduzione del welfare, il Sistema Sanitario Nazionale non riesce infatti più a coprire per intero il fabbisogno di cure della popolazione.

Allora che fare? Una soluzione, per non trovarsi a dover affrontare spese mediche onorose ed improvvise, è rappresentata dall’assicurazione per malattia.

L’argomento ti interessa? Leggi di seguito in cosa consistono le polizze sanitarie, come funzionano e come fare a trovare quella più conveniente per te!

Cos’è e cosa copre la polizza sanitaria

Una polizza sanitaria non è altro che una copertura assicurativa che va a risarcire l’assicurato nel caso di spese mediche improvvise, ricoveri in cliniche e ospedali, visite ed esami diagnostici.

In genere, infatti, questo tipo di polizze coprono le spese sostenute per:

  • Accertamenti diagnostici e/o visite specialistiche.
  • Periodi di degenza in strutture sanitarie pubbliche o private con o senza intervento chirurgico.
  • Cure fisioterapiche e di riabilitazione.
  • Assistenza domiciliare e/o trasporti conseguenti a infortuni e/o ricoveri.
  • Acquisto di medicinali successivi ad un intervento.
  • Acquisto di lenti correttive e/o occhiali da vista legati ad una patologia oculistica accertata.

Non è invece previsto il risarcimento per le spese relative a:

  • Cure dentistiche.
  • Interventi di medicina estetica.
  • Cure dietologiche.
  • Infortuni legati all’abuso di sostanze stupefacenti e/o alcool.

Tuttavia, quello delle assicurazioni mediche è un mondo così ricco e vario che possono esserci davvero molte differenze a seconda della compagnia assicurativa che sceglierai e dal tipo di contratto che vorrai sottoscrivere.

Ci sono, infatti, alcune polizze sanitarie che effettuano solo il rimborso delle spese mediche, con o senza franchigia, altre che invece offrono anche l’opportunità di avere una diaria in occasione di ricoveri e periodi di malattia.

Esiste, infine, un particolare tipo di polizza sanitaria che permette di estendere la copertura assicurativa a tutti i componenti della famiglia dell’assicurato, ovviamente dietro pagamento un premio adeguato.

Come funziona la polizza per malattia

Se hai letto con attenzione il paragrafo precedente ti sarai reso conto che non esiste un unico tipo di assicurazione per malattia ma tante. Dunque, anche il funzionamento di queste polizze può essere diverso non solo da compagnia a compagnia, ma anche a seconda del contratto che andrai a sottoscrivere.

Per rendere le cose più chiare e semplici, possiamo raggruppare la polizza sanitaria in tre gruppi:

  1. Polizze sanitarie individuali a rimborso.
  2. Polizze sanitarie individuali con indennizzo.
  3. Polizze sanitarie collettive.

1. Polizze sanitarie individuali a rimborso

Le prime, come dice la parola, prevedono il rimborso delle spese mediche sostenute dall’assicurato, e, nel caso di estensione agli altri membri della casa, anche dei costi medici sostenuti per la cura dei tuoi familiari.

Quali sono le spese mediche che vengono rimborsate da una polizza rimborso spese mediche?

Anche in questo caso il tipo di coperture incluse dipende dal contratto; di norma, le spese suscettibili di risarcimento sono quelle relative a:

  • Visite mediche.
  • Indagini diagnostiche.
  • Acquisto di medicinali conseguenti ad interventi.
  • Trattamenti medici legati a patologie specifiche.

Infine, i pacchetti di assicurazione malattia più completi, possono includere anche il rimborso spese per check up annuali del proprio stato di salute.

Per chiedere il rimborso, è necessario presentare la fattura relativa alla visita, all’esame o al medicinale acquistato.

In alcuni casi, per quanto riguarda visite mediche ed indagini diagnostiche, può essere prevista una franchigia, cioè la compagnia può riservarsi la possibilità di concedere il rimborso qualora la spesa superi una certa soglia. In tal caso, il risarcimento riguarderà solo la parte eccedente il valore della franchigia.

In alternativa, alcune compagnie offrono la possibilità di ovviare al costo della franchigia rivolgendosi a centri medici e diagnostici convenzionati: in tal caso, sia le visite che gli esami saranno risarciti al 100% dall’assicurazione sanitaria.

Stesso discorso vale nel caso di ticket sanitario, risarcito quasi sempre per intero a patto di presentare opportuna documentazione.

2. Polizze sanitarie individuali con indennizzo

Le polizze del secondo tipo, invece, prevedono oltre al rimborso di vari tipi di spesa medica, anche il riconoscimento di un indennizzo ogni volta che l’assicurato debba affrontare una degenza in ospedale.

Nella maggior parte dei casi, non sono previste limitazioni relative alla causa del ricovero: può trattarsi di accertamenti o cure mediche programmate, parto o ricoveri d’urgenza a seguito di traumi e patologie improvvise.

In taluni casi, l’indennizzo è previsto ogni qualvolta l’assicurato sia costretto ad interrompere la propria attività lavorativa a seguito di malattia od infortunio, indipendentemente che sia costretto al ricovero o meno.

Quest’ultima copertura si rivela molto importante per tutti i lavoratori autonomi in famiglie monoreddito.

In questo caso, per ottenere l’indennizzo, l’assicurato dovrà fornire alla compagnia idonea documentazione che attesti il periodo di degenza e/o malattia al fine di ottenere il rimborso previsto da contratto, di solito consistente in una diaria giornaliera calcolata in base al premio erogato.

Qualora il ricovero fosse sopravvenuto, ad esempio, per un sinistro, alla compagnia di assicurazione dovrà essere fornito anche il certificato di pronto soccorso redatto sul luogo dell’incidente riportante l’entità del trauma e i danni riportati, le prescrizioni, la prognosi e la diagnosi medica.

In caso di ricovero, invece, dovranno essere fornite cartella clinica, prescrizioni mediche e ricevute per le varie spese sostenute.

3. Polizze sanitarie collettive

Occorre infine sottolineare che oltre alle assicurazioni sanitarie individuali, ci sono le assicurazioni sanitarie collettive che possono prevedere sia il rimborso che l’indenizzo.

Si tratta di particolari coperture che sono offerte dal datore di lavoro ai propri dipendenti, di solito in modo gratuito o dietro decurtazione di un contributo in busta paga.

Dato che anche questo tipo di polizza sanitaria viene sottoscritta con compagnie assicurative private, le prestazioni previste coincidono con quelle descritte sopra (rimborsi e/o indennizzi) e in molti casi è prevista anche la possibilità di estendere le coperture agli altri membri della famiglia.

Quanto costa

Vista l’estrema varietà dei prodotti e dei contratti, dire a quanto ammonta il premio di una polizza sanitaria risulta abbastanza difficile.

La differenza maggiore è quella fra le polizze sanitarie collettive e quelle private: le prime costano anche il 70/80% in meno rispetto alle seconde in quanto sono offerte in convenzione dal proprio datore di lavoro, tuttavia non sono molte le aziende che le propongono, inoltre tagliano fuori completamente la categoria dei lavoratori autonomi.

Oltre poi alla natura del contratto (collettivo o privato, a rimborso o con indennizzo) c’è da dire che la compagnia nella definizione del premio tiene conto anche di altri fattori quali:

  • Età, sesso e stile di vita dell’assicurato.
  • Presenza o meno di patologie pregresse nella storia clinica del contraente.
  • Esistenza di franchigie sui rimborsi.

Se il richiedente è, infatti, più anziano e ha subito precedenti interventi e cure mediche per alcune patologie, la compagnia applicherà sicuramente un premio più alto.

Anche l’appartenenza di genere può influire, ad esempio le donne fra i 20 e 40 anni pagano solitamente di più.

Anche, ad esempio, il fatto di fare un lavoro pericoloso o usurante, oppure essere fumatori o soffrire di obesità, comporta un innalzamento del costo della polizza.

Dato che molto spesso la compagnia al momento della sottoscrizione chiede di fornire un quadro completo sulla propria salute, nel caso di dichiarazioni mendaci, l’assicurato rischia di perdere il diritto al risarcimento pur avendo pagato il premio regolarmente.

L’applicazione di franchigie sui rimborsi (si parla quindi di polizze a rimborso parziale) va invece nella direzione opposta, cioè determina un abbassamento del premio in quanto parte delle spese sono comunque a carico dell’assicurato.

Quando non viene corrisposto il risarcimento?

Sottoscrivendo un’assicurazione privata per malattia, devi sempre fare molta attenzione ad alcune “clausole” che potrebbero limitare il diritto di godere dei vari rimborsi ed indennizzi.

Oltre alla franchigia e alcune patologie, come ad esempio quelle legate al consumo di droghe ed alcol, che non contemplano il diritto al risarcimento, bisogna fare anche molta attenzione ai massimali previsti da contratto: qualora, infatti, le spese mediche dovessero superare certe soglie stabilite dalla polizza, tuttaigli importi eccedenti dovranno comunque essere sostenuti a tuo carico.

Alcune compagnie poi, per tutelarsi ulteriormente nel caso di spese troppo ingenti, fanno ricorso ad una clausola di recesso che permette alla società assicuratrice di recedere dal contratto in caso di sinistro o patologia grave, rimborsando solo la fase iniziale delle cure (ad esempio, un intervento chirurgico o una malattia degenerativa).

Come si richiede

Richiedere l’attivazione di un’assicurazione sanitaria è oggi molto semplice: è possibile contattare personalmente tutte le compagnie che erogano questo tipo di polizze, oppure andare sul loro sito per vedere i vari prodotti disponibili e farsi fare un preventivo.

La compagnia, prima di attivare la polizza, chiederà all’assicurato di fornire tutta la documentazione necessaria, compresa la compilazione di un questionario relativo a stile di vita e condizioni di salute.

In taluni casi, ad esempio se l’assicurato ha superato i 75 anni di età, può essere richiesto un certificato medico che attesti lo stato di buona salute del richiedente.

La compagnia può inoltre riservarsi di non attivare la polizza a persone che abbiano problemi di abuso di alcol e altre sostanze stupefacenti, persone affette da malattie croniche o patologie degenerative già al momento di richiesta.

Attenzione, dunque, a non fornire mai dichiarazioni mendaci circa il tuo reale stato di salute perché questo potrebbe compromettere la futura erogazione di rimborsi e indennizzi.

Come trovare l’offerta migliore

Quando si decide di contrarre una polizza sanitaria occorre confrontare più di una proposta, sia online che offline, in modo da scegliere l’offerta che ti permette di godere del maggior numero di prestazioni ad un prezzo più basso.

Per far ciò puoi ricorrere a dei siti comparatori: inserendo dati relativi all’età, al sesso e alla professione, potrai ricevere già nel giro di pochi istanti un preventivo di massima relativo ai prodotti che maggiormente soddisfano i tuoi bisogni.

Un ultimo consiglio da Supercoin? Non limitarti a confrontare solo l’importo del premio ma compara anche fra loro anche le coperture previste, l’entità delle franchigie e i massimali: potresti così renderti conto che un contratto con un premio più vantaggioso, è, in realtà, molto meno conveniente di quello che sembra!

Quando conviene stipulare una polizza sanitaria

Se sei arrivato fino qui è perché l’argomento realmente ti interessa.

Probabilmente hai pensato più volte a stipulare un’assicurazione di questo tipo ma hai continuato a rimandare perché non hai ancora trovato il prodotto giusto e/o sei indeciso su quale sia il tipo di polizza adatto a te.

Ecco allora alcune dritte finali per capire se questo tipo di polizza va bene per te.

Inizio col dire che se hai già una polizza sanitaria collettiva fornita dal tuo datore di lavoro, probabilmente non ti conviene sottoscriverne una privata perché stai godendo già di molte coperture che ti tutelano nel caso di infortuni e malattie.

Se non hai la fortuna di aderire ad una polizza collettiva di questo tipo, invece, è probabile che una polizza sanitaria sia quello che ti serve per affrontare con più serenità il tuo futuro.

Questo è vero soprattutto in due casi:

  • Se sei un lavoratore autonomo.
  • Se il tuo è l’unico reddito in famiglia.

Un lavoratore autonomo infatti, a differenza di un lavoratore dipendente, qualora non potesse lavorare per un certo periodo di tempo a causa di un infortunio o una malattia, non solo non percepirà alcun reddito, ma non avrà neppure nessun tipo di tutela da parte dello Stato e dall’azienda in cui lavora. Ecco dunque che una polizza sanitaria con indennizzo potrebbe alleviare il suo disagio.

Se poi il suo reddito fosse l’unica fonte di sostentamento in famiglia, sottoscrivere una polizza sanitaria è di sicuro un passo obbligato e necessario.

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