risarcimenti danni da fauna selvatica

Vivi in montagna o in una zona rurale? Hai mai pensato all’evenienza di dover richiedere dei risarcimenti danni da fauna selvatica?

Sfortunatamente infatti, specie nelle zone di montagna o collinari può succedere che percorrendo uno specifico tratto stradale ci si trovi dinanzi a degli animali selvatici.

Cervi, cinghiali, caprioli o stambecchi possono improvvisamente occupare la strada provocando un’incidente che potrebbe portare l’automobilista a sbattere contro un muro, il guardrail oppure su un’altra vettura.

L’incidente con un animale selvatico dunque è una probabilità da considerare, specie nelle zone montuose o vicine ai boschi o in località conosciute per gli avvistamenti di fauna selvatica.

Una domanda che infatti, si pongono molti automobilisti che vanno per la prima volta a vivere in queste zone, o che già vi risiedono, è come proteggersi da questa evenienza.

Naturalmente è difficile richiedere i risarcimenti danni da fauna selvatica direttamente a un cinghiale.

Quindi vediamo insieme le due strade che puoi percorrere in questo caso: avere un’assicurazione contro i danni da animali selvatici e richiedere a loro il rimborso oppure fare una domanda di risarcimento direttamente all’ente responsabile dell’incidente?

Chi risponde per i danni causati da fauna selvatica?

Prima di illustrare le due eventualità citate, in molti si chiedono chi deve rispondere di eventuali danni all’automobile a causa di un’incidente causato da fauna selvatica.

Infatti, che si richieda il risarcimenti danni da fauna selvatica mediante l’assicuratore o direttamente all’ente è necessario sapere chi deve rispondere del danno.

Come specificato da diverse sentenze della Corte di Cassazione, il responsabile dell’incidente è l’ente proprietario della strada: comune, provincia, regione o Autostrade Italiane, che non ha provveduto a recintare in modo adeguato l’area e che ha permesso l’intrusione degli animali selvatici sul tratto stradale.

Ma cosa deve fare l’ente titolare della strada al fine di tutelare l’incolumità degli automobilisti?

Gli enti responsabili hanno l’obbligo di garantire la viabilità e la sicurezza delle zone frequentate dagli animali selvatici, inoltre bisogna adottare delle tecniche che permettano il loro contenimento.

Infatti, in mancanza di queste premesse, e se non c’è la segnaletica prevista dal codice della strada, o la recinzione si è rotta o danneggiata e a portato gli animali selvatici in strada, l’automobilista può richiedere il risarcimento all’ente di competenza.

Assicurazione contro i danni da animali selvatici: come funziona?

Spesso si è così abituati a fare la normale polizza assicurativa che non si pensa che possano esserci anche altre clausole che permettano di proteggersi anche da evenienze insolite come gli incidenti causati dagli animali selvatici.

Per chi abita in zone montuose o comunque vicino a località dove è frequente incontrare fauna selvatica, si consiglia di pensare a formulare un’assicurazione contro i danni da animali selvatici.

L’assicurazione contro animali selvatici è dunque una polizza accessoria che permette di ottenere un risarcimento nel caso in cui si abbia un’incidente causato da questi.

Questa polizza è inserita solitamente all’interno del pacchetto che prevede l’assicurazione contro le calamità naturali. Quindi oltre a proteggersi dagli eventuali incontri con animali selvatici, la polizza copre anche danni causati ad esempio dalla pioggia, dai fulmini, da una tromba d’aria o alluvione.

Il costo di questa assicurazione, dipende da diversi fattori, quindi per conoscere quale sia la differenza da dare per ottenere questa polizza accessoria ti basterà fare un preventivo tramite un comparatore di assicurazioni.

Quali sono le prove e il comportamento da tenere per avere il risarcimento?

Naturalmente, per ottenere un risarcimento che sia dall’assicurazione o dall’ente proprietario della casa è necessario comunque tenere un comportamento corretto ai sensi del Codice Civile.

La prima cosa da fare, se l’animale non scappa e rimane ferito è prestare soccorso all’animale e contattare la Guardia Forestale che porterà con sé un esperto veterinario per soccorre l’animale.

Se ci sono altri feriti come ad esempio il guidatore, o coloro che si trovano all’interno del veicolo bisogna contattare anche l’ambulanza e le forze dell’ordine per accertare il danno.

Dopo tutte le costatazioni che avverranno dopo l’incidente, il guidatore o chi per lui, deve fotografare l’automobile colpita, il luogo dell’incidente, se sussiste la mancanza di segnaletica ed eventualmente si consiglia di fotografare anche la zona circostante.

I documenti più importanti dunque per ottenere il risarcimento sono: il verbale dei Carabinieri Forestali o delle forze dell’ordine intervenute sul luogo, e le foto dell’automobile colpita e del luogo dove è avvenuto il sinistro.

Questi sono i documenti necessari per provare il sinistro e ottenere così il risarcimento pubblico o da parte dell’assicurazione.

Come richiedere i risarcimenti danni da fauna selvatica all’ente responsabile?

Se non hai un’assicurazione che ti protegga dagli incidenti con gli animali selvatici è possibile scegliere di rivolgersi direttamente all’ente pubblico (Regione, provincia e Comune) o privato (Autostrade per l’Italia) proprietario della strada.

La pubblica amministrazione e la società Autostrade per l’Italia devono garantire a tutti gli automobilisti che percorrono i tratti stradali la loro incolumità.

L’ente dunque è tenuto a dare un risarcimento nel caso si verifichi un’incidente non causato dal guidatore, ma dovuta a una scarsa manutenzione del territorio posto sotto la loro custodia.

Ma qual è la trafila burocratica da seguire per ottenere i risarcimenti danni da fauna selvatica?

Vediamola insieme:

  • Fotografare il luogo del sinistro, l’automobile ed eventualmente l’animale. Inoltre, si richiede anche una foto panoramica del luogo, per dimostrare dove è avvenuto l’incidente.
  • Chiamare le forze dell’ordine che possano produrre un verbale nel quale si stabilisce che l’incidente è stato causato da un’animale selvatico e non esistono altre circostanze, come ad esempio la distrazione del conducente o l’eccessiva velocità.
  • Provare l’entità dei danni. Uno scontro con un animale selvatico potrebbe comportare dei danni non indifferenti, ad esempio potrebbero esserci danni ingenti alla carrozzeria dell’automobile. Inoltre, ci potrebbero essere anche problemi alle persone o al conducente, in questo caso è necessario portare i certificati delle spese mediche e del pronto soccorso.

Per quantificare i danni dell’automobile invece è necessario produrre un preventivo di spesa da un meccanico, che però deve segnalare eventuali riparazioni avvenute prima dell’incidente.

Tutti questi documenti devono essere allegati a una richiesta di risarcimento, all’interno della quale è necessario anche indicare: data, luogo, orario, data, dinamica dell’incidente, numero di patente, targa del veicolo, indicazione di eventuali altri mezzi coinvolti, generalità dei testimoni se presenti e infine è necessario riportare il comando delle forze dell’ordine che è intervenuto sul luogo dell’incidente.

Infine, il plico va inviato mediante raccomandata con ricevuta di ritorno all’ente titolare del tratto stradale dov’è avvenuto l’incidente.

Se la documentazione prodotta è corretta si verrà successivamente contattati per ottenere la somma del risarcimento prevista in base alle dinamiche dell’incidente.

Quando non viene accordato il risarcimento

Bisogna comunque tenere in considerazione che ci sono dei casi in cui i risarcimenti danni da fauna selvatica non vengono accordati. Ciò avviene nel momento in cui si riesce ad accertare che il conducente danneggiato andava oltre i limiti di velocità, o guidava non rispettando il codice della strada.

Adesso sai come si ottengono i risarcimenti danni da fauna selvatica, se vuoi saperne di più su come ottenere questo tipo di polizza leggi la mia guida alla polizza contro gli eventi atmsferici.


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