Un’incidente con l’automobile è sicuramente spiacevole in ogni occasione, che se ne sia responsabili o meno. Quando si verifica una collisione però, oltre alla responsabilità assoluta da parte di uno dei due conducenti esiste anche una terza possibilità: ossia il concorso di colpa.
Il concorso di colpa stabilisce che entrambi gli automobilisti abbiano pari responsabilità, oppure è divisibile con una quota di colpevolezza diversa per ogni automobilista.
In quest’ultimo caso, uno dei due ha in percentuale una colpa maggiore rispetto all’altro, quindi la ripartizione potrebbe avvenire ad esempio con: il 30% di colpa a un conducente e il 70% a quello che guida il secondo veicolo.
Questo elemento dunque si presenta nel momento in cui entrambi i conducenti sono nella stessa misura o con varie quote colpevoli dell’incidente.
Ma vediamo insieme come funziona e soprattutto nel concorso di colpa chi paga il risarcimento, e se questo prevede o meno un aumento assicurazione per incidente.
Indice
Cosa significa concorso di colpa
Nel codice civile, il concorso di colpa viene definito tale nel momento in cui un sinistro è colpa di entrambi i conducenti e non in via esclusiva di solo uno di questi.
Anche se di prassi potrebbe non sembrare così, il concorso di colpa paritario negli incidenti stradali di solito viene considerato la “regola” per l’ordinamento civile del nostro paese.
Infatti, l’articolo del codice civile 2054 comma 2 definisce che: Ogni qual volta avviene uno scontro tra i veicoli, si presume sempre, sino a prova contraria, che entrambi i conducenti abbiamo concorso ugualmente a provocare i danni subiti ai singoli veicoli o a terzi.
Quindi, anche nel momento in cui si richiede o si definisce che sia uno dei due conducenti il responsabile al 100% dell’incidente, bisogna considerare che entrambe le polizze prima di procedere al risarcimento assicurazione incidente, si confronteranno e invieranno dei periti per determinare che sia realmente uno solo il responsabile della collusione.
Per concludere secondo la giurisprudenza, sino a quando non si presenta una prova liberatoria che esoneri una delle parti coinvolte, la percentuale di responsabilità rimane paritaria tra i due conducenti.
Nel caso in cui invece, si presenti una prova allora si può definire qual è il conducente che si assumerà una parte o l’intera colpa dell’incidente.
Concorso di colpa: come funziona
Come abbiamo già accennato, esso prevede che entrambi i conducenti si assumano la responsabilità dell’incidente. Esistono però due tipi differenti di concorso di colpa ossia quello effettivo e quello paritario.
Il concorso di colpa effettivo viene definito nel momento in cui, dopo i rilievi dei periti assicurativi e accertate le dinamiche dell’incidente, la responsabilità risulta suddivisa in percentuale tra le due parti. Ad esempio, il giudice potrebbe stabile che uno dei conducenti è responsabile al 60% mentre l’altro lo è al 40%.
Il concorso di colpa effettivo cambia a seconda del tipo di infrazione che si commette e dall’incidente che si causa. Quindi chi ha commesso l’infrazione “peggiore” è quello che si assumerà una quota della colpa superiore al conducente che invece ha commesso un’infrazione del codice stradale più lieve.
Sempre dopo i dovuti accertamenti, il giudice o le assicurazioni possono accordarsi anche per un concorso di colpa paritario ossia al 50%, nel momento in cui l’incidente è avvenuto per responsabilità dall’egual peso e quindi imputabili parimenti.
Il concorso di colpa paritario viene definito anche in caso di insufficienza di prove.
Quindi se non si riesce a risalire alle dinamiche dell’incidente si procede a un concorso di colpa paritario.
In entrambi i casi, quando si verifica un incidente il danno dev’essere risarcito da entrambi tramite la propria RC Auto che pagherà la metà o una percentuale imposta dei danni complessivi.
Per quanto riguarda il concorso di colpa bonus malus se questo risulta essere paritario non è prevista una retrocessione di classe e nemmeno un aumento o rincaro dell’assicurazione. La definizione del concorso di colpa classe di merito senza retrocessione è dovuta alla Legge Bersani n°40 emanata nel 2007.
Infine, l’articolo 1227 comma 1 del codice civile spiega anche il concorso di colpa del danneggiato che può competere con quella presunta del conducente del veicolo che ha causato l’incidente.
Questo vuol dire che nonostante l’infrazione potrebbe essere imputabile totalmente a un unico conducente, se le indagini provano che il danneggiato era ubriaco alla guida, oppure guidava senza cintura, senza casco (per i motociclisti), parlava o usava il cellulare durante l’incidente, allora sussiste il cosiddetto concorso di colpa del danneggiato.
Questo comportamento colposo da parte del danneggiato è illecito in quanto lui non è stato in grado di “evitare” l’incidente perché anch’esso stava commettendo un’infrazione. Questo illecito dunque si basa sul rapporto che sussiste tra la casualità dell’evento dannoso e la condotta umana.
Quando si applica il concorso di colpa
L’ipotesi più classica che porta all’applicazione del concorso di colpa avviene nel momento in cui entrambi i conducenti si accordano definendosi responsabili al 50% dell’incidente. Però questo non è certo l’unico caso in cui si può applicare il concorso di colpa.
Uno degli eventi che può portare a dare la colpa paritaria al 50% dell’incidente è quello che prevede l’impossibilità di riuscire a comprendere la dinamica in cui è avvenuta la collisione.
Quando i periti non riescono a definire se ci sia o meno un responsabile assoluto o con varie quote di responsabilità, allora si applica il concorso di colpa paritario. In questo caso, avviene un’ipotesi in via presuntiva che deriva dall’impossibilità di ricostruire la vicenda.
Infine, il concorso di colpa si applica in forma effettiva, quando entrambi i conducenti non si accordano sulle dinamiche dell’incidente e le assicurazioni inviando i loro periti per valutare come è avvenuta la collisione e in base all’eventuale rapporto delle forze dell’ordine valutano che la colpa sia di tutti i due conducenti ma che uno dei due abbia una responsabilità maggiore rispetto all’altro.
Se si avvia una causa giudiziaria, il concorso di colpa in forma effettiva potrebbe inoltre essere disposto dal giudice a fronte delle prove.
Infine, troviamo l’applicazione del concorso di colpa del danneggiato, in questo caso bisogna accertare la responsabilità dell’incidente anche da parte di colui che ha subito il maggior danno.
Se l’accertamento denota che l’automobilista che ha subito il danno non ha allacciato la cintura, se era “ubriaco” alla guida o non portava il casco sul motorino, oppure guidava in uno stato tale da mettere in pericolo sé stesso e gli altri, allora anche se è stato il conducente del secondo veicolo a causare materialmente l’incidente, si riconosce anche il concorso colposo del danneggiato, per la sua responsabilità civile.
In questi casi, prima dell’applicazione del concorso di colpa del danneggiato è necessario dimostrare che se l’automobilista avesse seguito le norme stradali non si sarebbe fatto male, o comunque avrebbe potuto evitare l’incidente.
Concorso di colpa chi paga
Secondo le norme del codice civile, in caso di concorso di colpa, ciascuno dei conducenti che è stato coinvolto nell’incidente dovrà rimborsare l’altro per la percentuale pari alla propria responsabilità, rispetto all’ammontare dei danni provocati dalla collisione.
Quindi se il totale dei danni è di 2.000 euro, ed è stato ripartito un concorso di colpa del 30% a un conducente e del 70% all’altro, l’assicurazione coprirà l’ammontare dei danni in base alle quote prospettate.
Inoltre, bisogna considerare che in caso di concorso di colpa effettivo per colui che ha la responsabilità principale è previsto un aumento di 2 classi di merito e quindi il conseguente aumento dell’assicurazione RC auto.
Concorso di colpa al 50 chi paga
Nel caso di concorso di colpa al 50% o paritario i danni saranno suddivisi egualmente tra i vari conducenti che sono responsabili del danno.
In questo caso, ognuna delle parti in causa deve pagare i danni del proprio veicolo e non si deve dare nulla alla controparte. Inoltre, secondo la legge Bersani in caso di concorso di colpa non sussiste l’aumento dell’assicurazione ossia del premio bonus malus.
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