buoni fruttiferi postali

Il Risparmio Postale, di cui fanno parte anche i buoni fruttiferi postali, è una forma di investimento emesso dalla Cassa depositi e prestiti di Poste Italiane. Questa soluzione offre ai clienti la possibilità di scegliere tra due forme differenti di investimento e risparmio: i libretti postali e i buoni fruttiferi; entrambe le soluzioni offrono numerosi vantaggi, tra i quali vi sono sicuramente la sicurezza, la semplicità, la garanzia dello Stato e la possibilità di riavere il capitale investito in qualsiasi momento.

I buoni fruttiferi postali rappresentano, quindi, fra i prodotti postali, una forma di risparmio ed investimento; facendo parte del risparmio postale, vengono emessi dalla Cassa depositi e prestiti di Poste Italiane.

Analizziamo insieme principali peculiarità, funzionamento e convenienza.

Quali sono le loro peculiarità?

I buoni postali possono essere sottoscritti da chiunque, anche da minorenni; Poste Italiane, infatti, ha riservato loro una speciale soluzione di risparmio che consente anche ai bambini di avere un fondo risparmio per il loro futuro.

Come nel caso del libretto postale, i buoni fruttiferi sono una soluzione semplice ed economica per gestire e diversificare il proprio capitale; per sottoscriverli, è necessario recarsi presso un ufficio postale portando con sé carta d’identità e codice fiscale.

Come per la soluzione del libretto postale, anche in questo caso non vi sono spese di attivazione o costi di commissione, ad esclusione degli oneri di natura fiscale.

Ma quali sono, nel dettaglio, i vantaggi di questi buoni?

Conviene investire in buoni fruttiferi postali?

Se tu sei un risparmiatore e non sei esperto di finanza o, semplicemente, non hai voglia di rischiare, i buoni fruttiferi postali, calcolo alla mano, sembrano pensati proprio per te.

Ecco alcuni dei principali vantaggi:

  • Economicità: non vi sono spese per la sottoscrizione e non vi sono costi successivi per la gestione, ad esclusione ovviamente degli eventuali oneri finanziari;
  • Semplicità: sono semplici da capire e da sottoscrivere e, quindi, sono ideali anche per coloro che non hanno particolare conoscenze nell’ambito finanziario;
  • Sicurezza: sono garantiti dallo Stato Italiano. Il prezzo dei buoni fruttiferi postali non oscilla ed è sempre pari al valore nominale di acquisto, a differenza dei titoli che risentono, invece, delle quotazioni del mercato (e di conseguenza la quotazione potrebbe salire o diminuire, con tutti i rischi connessi del caso);
  • Restituzione del capitale investito: in ogni momento, è possibile chiedere il rimborso del denaro investito e degli interessi eventualmente maturati (considerando la presenza, però, degli eventuali oneri fiscali);
  • Agevolazioni fiscali: i buoni fruttifero postali (rendimento lordo) hanno una tassazione agevolata rispetto ad altre forme di investimento;
  • Diffusione: gli uffici postali sono ampiamente distribuiti in tutto il Paese e quindi è molto semplice ed immediato recarvisi per avere informazioni. La presenza sul territorio degli uffici è un fattore molto importante perchè i risparmiatori si sentono maggiormente tutelati e sanno di poter ricevere informazioni ogni qualvolta lo desiderino; questo li spinge ad essere maggiormente fiduciosi e ad investire nel risparmio postale con più leggerezza.

Ovviamente, non ci sono solamente aspetti positivi; anche se i rischi sono piuttosto bassi, ci sono alcune considerazioni che è necessario fare prima di investire il proprio denaro.

Prima di tutto, nel caso in cui lo Stato Italiano dovesse giungere al fallimento, i buoni acquistati perderebbero il loro valore; questa situazione è abbastanza improbabile e la percentuale di rischio è piuttosto bassa, ma va sempre considerata.

Inoltre, questi prodotti non ti consentono di guadagnare grandi somme in tempi brevi; al contrario, il rendimento buoni postali è piuttosto basso e più che di investimento, è maggiormente corretto parlare di semplice risparmio. Se, quindi, stai cercando una forma di investimento per aumentare il tuo capitale questa non è certo la soluzione che fa per te: le possibilità di realizzare guadagni in tempi brevi, infatti, sono piuttosto scarse.

Come i libretti di risparmio postale, anche i buoni possono essere cointestati a più persone, fino ad un massimo di 4; in questo caso, ognuno dei titolari potrà chiedere la possibilità del rimborso disgiunto (a meno che non venga disposto diversamente al momento della sottoscrizione). I buoni possono essere cointestati solo tra titolari che abbiano la maggiore età.

Il rimborso dei buoni può essere effettuato in qualunque ufficio postale e, quindi, non è necessario recarsi per forza nello stesso ufficio nel quale ci si era rivolti per la sottoscrizione. Il rimborso avviene dopo circa 4 giorni lavorativi (o a vista, se si chiede il rimborso nell’ufficio postale di emissione dei buoni).

I buoni postali possono essere emessi, e quindi sottoscritti, in due forme differenti: in forma cartacea o in forma dematerializzata.

La forma cartacea del buono postale è un titolo che deve essere fisicamente presentato presso gli sportelli dell’ufficio postale per richiederne il rimborso e quindi va posta particolare cura nella sua conservazione. Questi buoni sono caratterizzati dall’essere indivisibili e quindi non è possibile ottenere un rimborso parziale, come invece accade con i buoni postali dematerializzati.

La forma dematerializzata, invece, è una sorta di scrittura contabile. Per poter ottenere questa forma di buono fruttifero postale, è necessario essere correntista BancoPosta oppure possedere un libretto di risparmio postale. Al momento della sottoscrizione, non viene rilasciato nessun buono cartaceo e, in caso di rimborso (anticipato o meno), il denaro investito verrà versato sul conto di riferimento indicato all’atto dell’acquisto del buono. E’ possibile, in taluni casi, il passaggio da forma cartacea a dematerializzata ma sempre se il titolare possiede un libretto postale o un conto BancoPosta.

Alcune tipologie di buoni sono emessi solo in forma dematerializzata come quelli, ad esempio, indicizzati all’inflazione.

I buoni fruttiferi postali in forma cartacea e nominativa vengono prescritti dopo 10 anni dalla scadenza del titolo e questo porta alla perdita del diritto al rimborso, sia della cifra che era stata investita che agli interessi maturati.

I buoni in forma dematerializzata, invece, non cadono in prescrizione perché il rimborso avviene alla scadenza e la somma viene depositata sul conto o sul libretto del titolare collegato ai buoni.

Tutti i titolari di buoni sono censiti all’Anagrafe generale di Poste Italiane; a questo proposito, si ricorda che i buoni sono titoli nominali e non possono essere ceduti o trasferiti ad altre persone (se non in caso di decesso del titolare stesso).

Le diverse tipologie di buoni fruttiferi postali

I buoni postali offerti da Poste Italiane sono di due tipologie differenti: i buoni fruttiferi dedicati ai minori e quelli ordinari.

Buoni fruttiferi dedicati ai minori

I buoni fruttiferi dedicati ai minori possono essere sottoscritti in forma cartacea presso gli uffici postali, oppure in forma dematerializzata attraverso un piano di risparmio denominato Piccoli e buoni. Per entrambe le tipologie, gli importi partono da una somma minima di 50 euro e multipli.

Per la sottoscrizione di questi buoni non vi sono spese, ma solo gli oneri di natura fiscale; i buoni sono soggetti ad imposta di bollo, ma ne sono esenti quelli con valore complessivo non superiore ai 5000 euro.

Anche i buoni dedicati ai minori possono essere rimborsati in qualunque momento e in un’unica soluzione. Il valore di rimborso cambia a seconda dell’età del titolare; se il titolare del buono non ha ancora compiuto i 18 anni, il rimborso è effettuato nella misura pari al valore nominale che è stato sottoscritto (al netto, ovviamente, degli oneri fiscali), assieme agli interessi che nel frattempo sono maturati. Per verificare l’importo esatto degli interessi, basta andare sul sito di Poste Italiane e verificarne il valore nelle tabelle per il rimborso anticipato.

Nel caso in cui il titolare abbia invece già compiuto il diciottesimo anno, il rimborso viene sempre effettuato in misura pari al valore che è stato sottoscritto (al netto di eventuali oneri fiscali) assieme agli interessi. Questi ultimi corrispondono al tasso che risulta effettivo alla scadenza del bimestre, entro il quale c’è il compimento della maggiore età da parte del titolare.

Se si intende chiedere il rimborso anticipato di un buono fruttifero postale per minori si può procedere in due modi:

  • Se i buoni sono stati emessi prima del 28/12/2000, è necessaria la firma congiunta dei genitori o chi ha la patria potestà;
  • Se i buoni sono stati emessi successivamente, è necessario un’autorizzazione del Giudice Tutelare.

Per verificare il rendimento buoni fruttiferi postali effettivo annuo lordo in base alla durata dell’investimento, è possibile andare sul sito di Poste Italiane e consultare la tabella che mostra le condizioni in vigore a partire dal 18 febbraio 2016.

Nella colonna di sinistra viene indicata la durata dell’investimento (che va da 1 anno e 6 mesi fino ai 18 anni), mentre nella colonna di destra sono indicate le rispettive percentuali di rendimento.

Per darti un’idea rapida dei rendimenti netti dei buoni fruttiferi postali minorenni, per un bimbo nato nel 2016, che quindi compirà 18 anni nel 2034, il rendimento annuale netto è dello 0,44% (0,50% lordo) mentre il rendimento complessivo netto sarà dell’8,1% (9,3% lordo). Un buono fruttifero da 10.000€ genererà quindi circa 810€ netti di interessi alla sua scadenza, nel 2034.

Buoni fruttiferi postali ordinari

Se hai intenzione di investire i tuoi risparmi a lungo termine sfruttando una soluzione quasi completamente sicura, allora questi buoni fruttiferi vanno sempre presi in considerazione.

Come nel caso dei buoni per i minori, i buoni ordinari possono essere sottoscritti in forma cartacea presso gli uffici postali; possono essere sottoscritti anche in forma dematerializzata (e prendono appunto il nome di Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati). Lo si può fare presso gli uffici postali, tramite BancoPosta online oppure con RPOL (Risparmio Postale On Line) nel caso tu sia titolare di libretto smart.

Non vi sono costi o spese di gestione, ma solo oneri fiscali; i buoni ordinari sono soggetti all’imposta di bollo che, però, deve essere corrisposta solo per buoni con importi superiori a 5000 euro.

Anche in questo caso, è possibile richiedere il rimborso anticipato in qualsiasi momento e si ha diritto alla restituzione della somma versata (al netto degli oneri fiscali) e, dopo un anno, agli interessi fissi riconosciuti. E’ possibile anche richiede un rimborso parziale, senza alcun costo aggiuntivo, ma solo se il titolo è stato sottoscritto in forma dematerializzata.

Il valore del rimborso cambia a seconda di quando viene richiesto; prima del compimento del primo anno, il rimborso viene restituito pari alla cifra depositata, al netto di eventuali oneri fiscali. Se, invece, viene richiesto dopo il compimento del primo anno, il rimborso sarà pari al valore depositato (al netto di eventuali oneri fiscali), più gli interessi che sono maturati.

Per effettuare il calcolo buoni fruttiferi o per verificarne il valore, è possibile andare sul sito di Poste Italiane e verificare la tabella che riporta le condizioni in vigore dal 18 febbraio 2016.

La tabella è suddivisa in tre colonne: la prima colonna a sinistra, indica il periodo di possesso del buono ordinario che va dalla fine del primo anno, fino al ventesimo; nella colonna centrale è indicato il tasso nominale per ciascun anno, mentre nell’ultima colonna di destra è mostrata la percentuale di rendimento effettivo annuo, alla fine di ciascun periodo di possesso.

Se hai da tempo dei buoni fruttiferi postali e non sai quanto valgono, è possibile verificarne il valore sul sito di Poste Italiane.

In particolare, devi consultare il calcolatore dei rendimenti dei buoni fruttiferi postali che ti consente di inserire i dati e la tipologia dei tuoi buoni, per ottenere un’informazione esatta del loro valore.

Per prima cosa, devi inserire i dati del tuo buono fruttifero postale; è necessario conoscere la tipologia del buono, la data di emissione e quella di rimborso (indicando giorno, mese e anno).

In secondo luogo, devi inserire la tua data di nascita e l’importo del capitale che avevi sottoscritto. Al termine di queste operazioni, ti comparirà il valore e il rendimento del tuo buono fruttifero postale.

Per dare un’idea rapida dei rendimenti dei buoni fruttiferi postali ordinari, considera che un buono fruttifero da 10.000€ emesso il 4 gennaio 2016 maturerà un’interesse complessivo dell’1% netto fra 5 anni, del 4% netto fra 10 anni, del 10% netto fra 15 anni e del 20% netto fra 20 anni.

Quindi 10.000€ investiti a gennaio del 2016 matureranno circa 2.000 € di interessi netti (2.300€ lordi) a gennaio 2036.

I consigli smart di Supercoin

Tra le numerose forme di investimento che ci vengono proposte ogni giorno, i buoni fruttiferi postali sono probabilmente quelli più conosciuti e più familiari per tutti. In un periodo dove investire il proprio denaro in borsa è difficile a causa dell’andamento complicato del mercato, molti risparmiatori si affidano alla sicurezza delle offerte di Risparmio di Poste Italiane. Essendo buoni garantiti dallo Stato, è sicuro oltre che semplice usufruire di questi servizi, soprattutto perché è sempre possibile riprendere indietro, in qualsiasi momento, il proprio capitale.

Il consiglio che ti posso dare, però, è di diversificare i tuoi investimenti. Come ricordato in precedenza, in qualità di buoni fruttiferi postali, gli interessi sul capitale sono piuttosto bassi e le possibilità di guadagno non sono così elevate come ci si potrebbe aspettare.

Quindi, se vuoi guadagnare qualcosa in più con il tuo capitale, non ti suggerisco di investirlo tutto in buoni fruttiferi postali; puoi investirne una parte che, sicuramente, sarà quasi completamente al sicuro e svincolabile in qualsiasi momento per far fronte a imminenti esigenze finanziarie.

In ogni caso la semplicità e la sicurezza di questo strumento finanziario è da considerarsi un reale valore, e con rendimenti paragonabili ai titoli di stato sono da considerarsi una forma di investimento di qualità.

Diversificare gli investimenti è sempre la soluzione migliore, soprattutto se hai fiuto per gli affari o se ti avvali di ottimi consulenti.


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Laura Magistrale in Marketing e Comunicazione d’Impresa (2004) conseguita a pieni voti presso l’Università degli Studi di Torino e Master di II livello presso la Facoltà di Economia di Torino (2006). Scopri di più su Anna e la redazione qui

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