Oggi voglio parlarti di una figura professionale che potrebbe essere fondamentale per la gestione dei tuoi risparmi, ovvero del consulente finanziario, un professionista che potrebbe esserti di grande aiuto a gestire i tuoi capitali (soprattutto quando sostanziosi) e che in altri casi invece prende la forma di un costo aggiuntivo non necessario.
Quando parliamo di professionisti che hanno come scopo unico quello di gestire i tuoi guadagni e i tuoi capitali, è sempre bene muoversi con estrema attenzione, ovvero stando attenti ai professionisti ai quali ti rivolgi.
Per scegliere un buon promotore finanziario è assolutamente necessario andare a conoscere la professione, ovvero a conoscerne i crismi per valutarla e giudicarla.
Tutti credono di sapere chi è un consulente finanziario, cosa fa per il tuo capitale e come viene pagato, quali sono le sue mansioni e in che modo può aiutare i suoi clienti.
In realtà ci troviamo davanti ad un professionista di cui si conosce davvero troppo poco, e che in questa guida ti invito a conoscere meglio per valutarlo prima e sceglierlo poi.
Vediamo insieme cosa c’è da sapere sul consulente finanziario, una figura che, come ho detto in apertura, può essere di fondamentale importanza per la gestione del tuo capitale e che può sicuramente essere un valido supporto, in alcune circostanze.
Indice
Chi è il consulente finanziario
Il consulente finanziario è uno specialista iscritto ad uno specifico albo, che ha come occupazione principale quella della gestione dei capitali di terzi che glieli affidano.
In realtà, come avrai modo di vedere insieme nel prossimo paragrafo, il consulente finanziario è una figura decisamente più complessa, da un lato perché le gestioni patrimoniali sono decisamente difficili, dall’altro perché il mondo degli investimenti è in realtà un percorso che dura tutta la vita, che necessità dunque di aggiustamenti di tiro nella grande maggioranza dei casi, e talvolta anche di cambi repentini e radicali.
Il consulente finanziario è quel professionista che dunque può aiutarti a individuare una tua strategia, un tuo percorso di investimento, per poi indicarti quali sono gli strumenti più adatti al perseguimento di quella strategia.
Vediamo insieme cosa c’è da sapere su cosa fa un consulente finanziario nello specifico.
Cosa fa un consulente finanziario
La professione del consulente finanziario, almeno nel nostro Paese e nella sua configurazione più moderna, è relativamente nuova.
Deve infatti tutte le sue attribuzioni, mansioni e tutti i suoi obblighi all’ingresso nella nostra legislazione delle normative MiFID, ovvero il framework europeo per l’intermediazione finanziaria.
Il consulente finanziario è un professionista iscritto ad un albo che ha come attribuzione principale quella di gestire il capitale dei suoi clienti.
Per fare questo però, ha bisogno di portare a termine (e talvolta svolgere con continuità) determinate mansioni:
- Creazione, sviluppo e ampliamento del portafoglio dei clienti: a seconda di quelle che sono le necessità del cliente, è proprio il consulente finanziario a doversi occupare della configurazione migliore del suo portafoglio.
- Informazione del cliente: il promotore finanziario deve occuparsi di offrire al suo cliente tutte le informazioni di cui ha bisogno per operare e di tenerlo informato su quelle che sono le vicissitudini del suo capitale.
- Analizzare costantemente la situazione finanziaria della sua clientela, individuando quando sia il caso poi di andare a ridurre determinate esposizioni, aumentarle, cambiare la composizione del portafoglio.
- Assistere il cliente nel suo percorso patrimoniale e finanziario.
- Tenere informato il cliente per quanto riguarda i rischi che sono insiti nei mercati sui quali si opera; tenerlo inoltre informato sulle sue esigenze e sulla trasformazione di queste in una strategia operativa sul mercato.
- Monitorare i trend di mercato: ovviamente per operare con successo sui mercati un consulente finanziario ha bisogno di sapere cosa stia accadendo sui mercati stessi.
- Preoccuparsi dell’acquisto e della vendita, per conto dei suoi clienti, di titoli finanziari.
- Essere in contatto con altri specialisti, come avvocati e fiscalisti, per meglio tutelare le sostanze patrimoniali del suo cliente;
Si tratta di attribuzioni molto complesse, che rendono questa professione una delle più difficili in campo finanziario.
Il consulente finanziario è, a modo suo, un professionista che fa anche opera di divulgazione, infatti, oltre a gestire i capitali dei suoi clienti, li educa periodicamente sugli aspetti più importanti degli investimenti, aspetti ritenuti di fondamentale importanza perché, in un rapporto sano tra cliente e consulente, è il primo a dare indirizzo alle strategie.
Come viene pagato un consulente finanziario
Il consulente finanziario viene pagato tipicamente con commissioni fisse sulla totalità del capitale che gli viene affidato per essere amministrato. Si tratta dunque di un professionista che ha ovviamente interesse ad “accalappiare” clienti che abbiano sostanze importanti, e che possano garantirgli dei buoni ritorni per quanto riguarda le commissioni da poter applicare.
Non sono però questi tipi di costi a doverti preoccupare: un buon consulente finanziario può infatti “ripagarsi da sé”, nel senso che il valore della sua gestione può essere molto superiore, a livello di valore aggiunto, alle parcelle che andrai a versargli.
E nel caso di scelta di un pessimo promotore finanziario, dovrai tenere conto del fatto che sei potenzialmente davanti a costi molto più importanti:
Un investimento sbagliato finisce infatti per costare molto di più di quanto costi in sé il consulente finanziario.
Ricordati quindi che si tratta della figura professionale addetta a maneggiare buona parte del tuo patrimonio e che una gestione sbagliata può costart somme decisamente più elevate.
Come scegliere un consulente finanziario
Scegliere un buon consulente finanziario è particolarmente difficile. Siamo infatti davanti ad un mondo molto complesso, dove operano, purtroppo, anche soggetti senza arte né parte, che difficilmente riescono a fare gli interessi dei propri clienti.
Non tutti sono ovviamente così, dato che esistono comunque moltissimi professionisti che possono darti effettivamente una mano nella gestione del tuo patrimonio in linea con quella che è la tua propensione al rischio.
Come scegliere quindi un buon consulente finanziario? Quali sono i fattori più importanti di cui tenere conto?
- Indipendente o no: è sempre difficile credere alla neutralità di un consulente finanziario che viene pagato a stipendio da una banca che è la stessa poi che emette molti dei titoli commerciati dal consulente stesso; è un pò come chiedere, prendendo in prestito un famosissimo detto italiano, all’oste se è buono il vino. Meglio orientarsi, quando possibile, verso promotori finanziari indipendenti, che possano fornirti una consulenza che sarà sicuramente nel tuo interesse e non in quello di soggetti terzi.
- Sempre iscritto all’albo: lo ripeterò fino allo sfinimento – per svolgere questa professione è assolutamente necessario essere iscritti all’albo. Hai tutto il diritto di chiedere al consulente finanziario la relativa documentazione; non fidarti di chi è “così indipendente” da non essere neanche iscritto all’albo.
- Una persona affidabile: non sempre è facile rendersi conto di primo acchito se una persona sia affidabile o meno; questo però non vuol dire che non si debba chiedere in giro e verificare la reputazione del consulente finanziario al quale ci stiamo rivolgendo. Un buon consulente finanziario ha in genere un seguito clienti che sono rimasti completamente soddisfatti.
- Non giudicare dai rendimenti passati: è una questione che è valida per qualunque tipo di gestione, che si tratti di fondi comuni di investimento o di patrimoni gestiti da un consulente finanziario; i rendimenti passati non sono mai un buon motivo per individuare quelli futuri; chi ha avuto un paio di annate particolarmente fortunate potrebbe darvi un’immagine di sé distorta.
- Una persona disponibile: un consulente finanziario deve sempre essere disposto ad ascoltare le eventuali problematiche dei suoi clienti, o meglio, deve essere sempre portato alla trasparenza assoluta e totale. Questo vuol dire che un consulente che si mostri particolarmente reticente a darti spiegazioni o annoiato dalle tue domanda (anche se non particolarmente intelligenti) va scartato a prescindere. Il rapporto di fiducia, dialogo e divulgazione è alla base di una collaborazione proficua tra consulente finanziario e cliente.
Alternative ai consulenti finanziari
Il consulente finanziario non è sempre necessario, anzi. Devo dire che un consulente dedicato dovrebbe interessare chi ha capitali importanti da gestire (sopra i 100.000 euro) dati anche i costi collegati per un servizio del genere.
Inoltre, il servizio maggiore e principale che un consulente finanziario può offrirti riguarda una buona differenziazione del capitale, questione che non riguarda chi ha, almeno per il momento, poche centinaia di euro da investire.
Ci sono comunque almeno due ulteriori percorsi che dovresti prendere in considerazione per la gestione del tuo capitale, percorsi che possono offrirti soddisfazioni altrettanto interessanti e che sono inoltre validi anche nel caso in cui dovessi affidarti, infine, ad un promotore finanziario.
Ti parlerò di seguito infatti di educazione finanziaria personale e dei robo advisor, che sono l’ultima novità in tema di gestione del capitale, ormai diffusa anche in Italia e che può offrire, a costi decisamente più bassi di un “consulente in carne ed ossa” una gestione patrimoniale adeguata.
La formazione personale
La formazione personale è di fondamentale importanza anche nel caso in cui dovessi investire somme molto basse, anche di poche centinaia di euro. I mercati vanno conosciuti, così come vanno conosciuti i funzionamenti dei più comuni strumenti finanziari. Nella sezione Investimenti di Supercoin troverai tutto quello di cui hai bisogno per approfondire questa conoscenza.
Perché studiare? Perché la finanza è un fatto ineludibile della vita, e se vorrai tutelare i tuoi capitali e magari arricchirli e accrescerli nel durante, dovrai sapere dove e come muoverti.
Questo vale ovviamente anche nel caso in cui a guidare le tue scelte dovesse essere un consulente finanziario. In quel caso infatti, riusciresti a capire quali strategie ha implementato con una maggiore sicurezza, potendoti anche “intromettere” nella gestione con cognizione di causa.
Al giorno d’oggi non avere conoscenza dei mercati finanziari è un grossissimo handicap, soprattutto se devi occuparti della gestione dei tuoi risparmi. E nel caso in cui dovessi affidarti a terzi, non capire quello che stanno facendo e dicendo è la ricetta perfetta per farsi gabbare, per far finire, poco a poco, il tuo capitale e i tuoi risparmi dentro le tasche di altri.
La formazione personale è dunque imprescindibile: su Supercoin proverò ad aiutarti per quanto posso, ma non aver paura di approfondire anche da solo. Non c’è nozione o conoscenza che in campo finanziario non può tornarti utile.
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