Investire 100.000 Euro

Vorresti investire 100.000 euro ma cerchi qualche dritta per far fruttare a meglio il tuo consistente capitale?

Sei nel posto giusto!

Investire 100.000 euro vuol dire avere a disposizione un capitale adeguato per praticamente qualunque tipo di operazione, finanziaria e non.

Certo, non è un capitale sufficiente per aprire una fabbrica con decine di dipendenti, ma puoi essere certo di avere a disposizione tutto quello di cui hai bisogno per organizzare un investimento remunerativo, che ti tenga inoltre al riparo dai soliti, imprevedibili movimenti al ribasso.

Nella guida di oggi troverai i migliori strumenti che hai a disposizione per investire i tuoi 100.000 euro, partendo dagli strumenti che hanno un profilo di rischio molto basso e per finire poi invece su quelli più puramente speculativi e che richiedono un atteggiamento più sfrontato da parte di chi investe.

L’attuale situazione economica: un pessimo momento per chi rischia poco

Senza volerti necessariamente spingere verso strumenti dal profilo di rischio molto elevato, è bene comunque sottolineare quella che è la situazione all’interno della quale, purtroppo, il risparmiatore si trova ad operare oggi.

Sono lontani i tempi in cui bastava parcheggiare capitale in strumenti di investimento a basso o bassissimo rischio per ottenere delle rendite interessanti.

Oggi ci troviamo infatti ad operare in un contesto economico dove:

  • Gli interessi sugli strumenti più sicuri sono ai minimi, con alcuni investimenti che addirittura hanno rendita negativa (pensiamo al Bund degli ultimi trimestri, ma non solo). Lo stesso per strumenti di risparmio postale (il cui rendimento è comunque legato a quello delle obbligazioni italiane) e per i conti deposito.
  • Le continue e ripetute manovre di quantitative easing della BCE continuano a far affluire liquidità sui mercati, che finisce per buona parte per ridurre ulteriormente i rendimenti degli strumenti sicuri.
  • La crisi economica che ha colpito il mondo finanziario soltanto qualche anno fa ha spostato di molto le preferenze dei piccoli e medi investitori, abbassando i profili di rischio e aumentando la quantità di denaro che viene investita in strumenti sicuri.
  • Benefici di carattere fiscale spostano il grosso del piccolo risparmio proprio verso le obbligazioni.

Questo vuol dire che, soprattutto quando si hanno da investire capitali importanti come i tuoi 100.000 euro, il risparmio classico non può fare al caso tuo, o meglio, può essere scelto soltanto per una parte del tuo capitale.

Come individuare il meglio che hai a disposizione nel mercato di oggi? Ti basterà continuare a leggere per avere un prospetto completo di come, quanto e in cosa investire.

Il conto deposito: sicuro fino a 100.000 euro, ma con rendimenti molto bassi

Il primo strumento che ti propongo è il conto deposito. Non perché sia il mio preferito visto i tassi di interesse attuali, ma perché sicuramente per gli italiani ha rappresentato per anni un investimento sicuro.

Certamente è una metodologia di risparmio molto facile da capire e che non necessita di alcun tipo di conoscenza finanziaria o economica, ne tante meno di seguire l’investimento giorno per giorno.

Basta infatti depositare una somma e vedersi accreditare, a scadenze regolari, degli interessi, che possono variare a seconda della presenza di vincoli sulla somma depositata e a seconda della durata dei suddetti ed eventuali vincoli.

Il conto deposito può essere interessante per investire almeno parte dei propri risparmi (ma non sicuramente per investire 100.000 euro in toto), quanto meno per la parte che hai deciso di affidare agli strumenti a basso profilo di rischio.

Quali sono le particolarità del conto deposito

Prima di investire però sarà il caso di individuare quali sono le particolarità di questo tipo di investimento:

  • È un investimento sicuro e garantito, almeno fino a 100.000 euro per correntista e per conto. Questo perché tutte le somme fino alla soglia sopracitata sono coperte al 100% dal fondo interbancario di garanzia, che opera nel caso in cui la banca che gestisce il nostro deposito non fosse più in grado di far fede ai suoi impegni.
  • È un investimento modulabile: si possono scegliere conti deposito a scadenza variabile, oppure muoversi direttamente con un conto libero, anche se i rendimenti in quel caso sono molto ridotti.

Investire in obbligazioni? Forse ha poco senso oggi

Le obbligazioni sono state per anni (e continuano ad essere, almeno quantitativamente) la colonna portante degli investimenti in Italia, così come nel resto del mondo sviluppato. Il loro modus operandi è molto facile da comprendere:

  • Si presta denaro a scadenza ad un’autorità statale (o ad una grossa azienda).
  • Si riceve a scadenza regolare oppure al termine del prestito l’interesse pattuito.
  • C’è la possibilità di avere pagamenti di interessi periodici, con le cedole.
  • Il rischio è tipicamente basso, almeno quando l’emittente non è a rischio.

Occhio però, le obbligazioni stanno vivendo vicissitudini non brillanti, soprattutto se il punto di vista è quello dell’investitore:

  • I rendimenti sono molto bassi, soprattutto quando parliamo di obbligazioni che vengono emesse da Stati con una buona situazione finanziaria.
  • I rischi, a dispetto di quello che vogliono far intendere banche e promotori, ci sono; basti pensare a chi ha investito una decina d’anni fa in quelle che erano le solidissime obbligazioni greche.
  • Chi vuole rendimenti alti deve necessariamente orientarsi verso prodotti molto rischiosi.

I vantaggi fiscali delle obbligazioni

Le obbligazioni emesse da Stati che non sono nella blacklist redatta dal governo italiano, godono di importanti vantaggi fiscali. Invece infatti di pagare il 26% sui redditi incamerati, si paga soltanto il 12,5%.

Si tratta di una misura che è stata pensata per orientare buona parte del risparmio verso le obbligazioni emesse dal Ministero del Tesoro, e che può trarre in inganno chi alla parole tasse sente un brivido correre lungo la schiena.

Spesso scegliere un’obbligazione vuol dire scegliere un prodotto che è comunque meno conveniente di tanti altri prodotti dal medesimo profilo di rischio, che potresti creare anche per conto tuo tenendo conto del fatto che hai comunque a disposizione 100.000 euro da investire.

Come valutare le obbligazioni

Le obbligazioni possono essere valutate seguendo dei criteri standard, che sono poi gli stessi che vengono applicati dagli investitori che hanno esperienza del settore. Per scegliere un’obbligazione che fa al caso tuo dovrai fare attenzione a:

  • Rating: è un indice sintetico di solidità del titolo, che viene emesso da diverse agenzie. Sebbene non riesca a raccontare tutta la storia e talvolta prenda anche delle cantonate incredibili, rimane comunque un ottimo punto di partenza per chi vuole investire su una determinata obbligazione.
  • Durata: anche se i tassi di interesse potrebbero far intendere talvolta il contrario, tendenzialmente più un’obbligazione è a lunga scadenza, più siamo esposti a rischi. Nessuno è certo del fatto che tra 20 o 30 anni anche paesi solidissimi come la Germania non si possano trovare ad avere problemi di natura finanziaria.
  • Interesse: più l’interesse è alto, più l’obbligazione è appetibile. Il mercato è però in genere molto bravo a valutare il rischio insito in un’obbligazione e matematicamente ad un tasso più alto corrisponde sempre un rischio più alto. Non ci sono pasti gratis, soprattutto nel mondo della finanza.

Valutando questi tre fattori dovresti essere in grado di valutare senza troppi problemi la bontà di un’obbligazione e soprattutto raffrontarla agli altri strumenti prima di decidere come investire 100.000 euro.

Investire 100.000 euro: le azioni hanno ancora qualcosa da dire

Con la nascita di migliaia di nuovi strumenti complessi di investimento, mercati duri e puri come quello delle obbligazioni sono passati in secondo piano, soprattutto per chi investe direttamente.

Sebbene non siano più di moda, i mercati azionari possono però ancora offrire discrete soddisfazioni a chi investe con oculatezza.

Le azioni dovrebbero interessare chi vorrebbe investire 100.000 euro perché:

  • Sono mercati estremamente liquidi e bastano pochi secondi per liberarsi di posizioni scomode, anche se questo vuol dire spesso e volentieri perdere parte di capitale.
  • Sono mercati che nel lungo periodo offrono sempre rendimenti positivi: chi può comportarsi da cassettista e gestire investimenti pluriennali viene in genere premiato.
  • Organizzando un portafoglio differenziato è possibile anche mettersi al riparo da eventuali crolli di settore.

Fondi comuni, assicurazioni e risparmio gestito in generale

Per quanto riguarda invece il risparmio gestito ovvero fondi comuni di investimento, assicurazioni e polizze unit linked, PIR e altri strumenti di questo genere, siamo davanti a forme di investimento che hanno sicuramente dei vantaggi di cui tenere conto:

  • Offrono investimenti completamente differenziati: anche nel caso in cui volessimo destinarvi soltanto una parte del nostro capitale particolarmente esigua.
  • Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche: siamo davanti a forme di investimento estremamente diversificate, adatte sia a chi ha un bassissimo profilo di rischio, sia invece a chi vuole rischiare qualcosina di più.
  • Sono facili da comprare e da gestire: le società di gestione si occupano praticamente di tutto e non dovremo seguire l’investimento giorno per giorno, perché di mobilitare i capitali e seguire nuovi sentieri per l’investimento si occuperanno le società che amministrano il fondo.

Sembrerebbe la ricetta perfetta per te che hai da investire 100.000 euro e magari non hai grandi conoscenze per quanto riguarda la finanza e il mondo degli investimenti.

Prima di abbandonarti però nelle mani dei fondi comuni è bene ricordare anche i lati negativi di questo tipo di investimenti:

  • Hanno costi molto elevati, sia di gestione che di ingresso; spesso anche i fondi che riescono a guadagnare somme importanti finiscono per avere un segno netto meno, perché i costi di gestione sono superiori agli eventuali guadagni.
  • Non sempre è chiaro come operano, anche se le autorità finanziarie impongono dei prospetti molto dettagliati.
  • Esistono sono strumenti che possono garantire un’eguale differenziazione a costi molto ridotti.

Le possibilità offerte dagli ETF per investire 100.000 euro

Se quello che ti interessa è avere un investimento differenziato e completamente gestito puoi sempre rivolgerti agli ETF, dei fondi gestiti in modo automatico che si preoccupano di replicare in tutto alcuni indici di borsa o finanziari.

Gli ETF garantiscono:

  • Ampia differenziazione del capitale investito, in modo completamente automatico.
  • Possibilità di investimento anche in mercati tendenzialmente poco accessibili, come quelli dei paesi in via di emergenza.
  • Commissioni minime (anche più basse del 90%) rispetto a quelle necessarie per operare tramite fondi.

E il settore immobiliare?

Perché non ho parlato prima del mercato immobiliare? Beh perché è un po’ controverso. Se sei per l’investimento nel mattone ti consiglio di leggere questo articolo, qui ho lasciato in fondo la tipologia di investimento per diversi motivi:

  • Non sempre 100.000 euro sono sufficienti per acquistare immobili in zone centrali e più ambite di una città. Se devi optare quindi per quartieri poco appetibili sappi che il mercato può non rivelarsi così interessante.
  • Se hai 100.000 € non ti conviene investirle tutte nello stesso modo: per fare un investimento immobiliare avrai bisogno almeno di quella cifra e il tuo capitale risulterà completamente immobilizzato nell stesso investimento.
  • Il mercato immobiliare non è liquido: se dovessi avere bisogno di soldi per qualsiasi ragione sappi che è molto più semplice e veloce vendere un’azione nel mercato, che non vendere una casa (il tempo stimato di vendita è mediamente 6 mesi).
  • L’investimento immobiliare richiede più tempo: se non sei supportato da una squadra di esperti (agenzie immobiliari per l’acquisto e la vendita, notai per gli atti e così via) fare un investimento immobiliare risulta praticamente un lavoro. Trovare la zona interessante, l’immobile giusto, seguire una ristrutturazione e la compravendita richiedono non solo competenza, ma anche un sacco di tempo materiale.

Con questo non non ti sto dicendo che sia contrario all’investimento nel mattone, ma preferisco sottolineare tutte le peculiarità che a volte vengono sottovalutate.

Se hai poco tempo ma vuoi comunque affacciarti a questo mondo, sappi che sono arrivati anche nel nostro Paese strumenti per investire in crowdfunding nel settore immobiliare.

Alla fine quale strumento devo scegliere? Mai soltanto uno

Investire 100.000 euro non è facile, anche se trattandosi di una somma comunque cospicua può permetterti di investire seguendo quello che è l’unico mantra che dovrebbe interessarti: la differenziazione.

Per quanto possa sembrare conveniente una modalità di investimento, per quanto possano sembrare buoni i rendimenti, scegliere di mettere tutte le uova nello stesso paniere è una pessima idea.

Il capitale, sopratutto quando parliamo di 100.000 euro e quindi di una somma importante, non va mai collocato tutto negli stessi mercati e negli stessi strumenti. Questo perché, nel caso di crollo di settore, ti troveresti a subire delle perdite molto importanti.

Meglio dividerlo scegliendo diversi strumenti, elaborando una strategia di investimento dettagliata e che possa fornirti non solo obiettivi di breve periodo, ma un percorso di lungo periodo verso la creazione di una rendita importante.

La gestione non è facile, ma con questa guida avrai a disposizione una buona base dalla quale cominciare a guardarti intorno, una base che può fare la differenza tra chi parte perdendo e chi invece, per investire 100.000 euro, comincia a costruire ricchezza sin dai primi movimenti.

Se non sei ancora convinto e vuoi avere una panoramica ancora più ampia delle varie possibilità che ti si prospetterebbero investendo 100.000 euro, allora non ti resta che dare un’occhiata alla nostra vasta sezione dedicata agli investimenti.


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