come investire 5000 euro

Investire 5.000 euro nel modo giusto può diventare il punto di partenza concreto per una vita di successi nel mondo degli investimenti e, cosa più importante, per cominciare a costruire una rendita che migliori le nostre finanze personali e familiari.

Se ci segui da tempo, sai già che il nostro motto è “fai lavorare i soldi al posto tuo” e in questa guida vedremo come organizzare le proprie finanze per investire 5.000 euro attraverso le opportunità offerte dal mercato di oggi, creando una propria rendita ed allargando i propri orizzonti.

1. Investire in azioni anche senza competenze: il Social Trading

Si tratta di trading online, quindi acquisto e rivendita di titoli finanziari, ma effettuato in un modo particolare ossia copiando le strategia di un trader più esperto.

Se hai poche competenze, questa modalità di investimento può generarti profitti concreti e, parallelamente, una formazione sul campo per tutto ciò che riguarda il forex e la borsa.

Funziona così: ti iscrivi ad una community di trader e filtri le loro performance passate individuando, ad esempio, tutti quelli che negli ultimi 2 anni hanno guadagnato almeno il +25% rispetto al capitale investito.

Trovato il trader che risponde al tuo profilo (profitto, tipologie di investimenti, mercati in cui opera, ecc.) puoi destinare una parte dei tuoi fondi per copiare tutti gli investimenti che farà da oggi in avanti.

3. Investire 5.000 euro con strumenti sicuri: obbligazioni e conti deposito

Le obbligazioni statali sono da sempre, o quasi, uno degli strumenti di risparmio e investimento preferiti dalle famiglie italiane. Non è difficile capire perché: i rendimenti sono stabiliti in principio e, almeno tendenzialmente, gli stati non falliscono e sono sempre in grado di restituire quanto ricevuto in prestito.

Lo stesso si può dire dei conti deposito, soprattutto per somme inferiori a 100.000 euro che rientrano sotto la copertura del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e sono quindi garantite anche in caso di fallimento dell’istituto bancario. I rendimenti sono certi e stabiliti in principio e si evitano gli scossoni che sono in tipici delle altre forme di investimento.

Puoi sicuramente pensare di investire 5.000 euro nell’uno o nell’altro, oppure in entrambi, tenendo conto però di quelle che sono le particolarità del momento economico che stiamo attraversando.

Gli interessi, soprattutto sugli investimenti a basso rischio, sono bassissimi e in alcuni casi addirittura negativi. Questo vuol dire che sarai tu a pagare un premio agli emittenti delle obbligazioni più affidabili per “fargli conservare” il tuo denaro per un determinato periodo di tempo.

Lo stesso vale per i conti deposito: a meno di non vincolare la tua somma, per piccola che sia, per periodi medio-lunghi (da 2 a 6 anni), gli interessi che percepirai non saranno altissimi, al di sotto dei 2 punti percentuali lordi.

Se non hai una particolare propensione al rischio, questi strumenti potrebbero sicuramente fare al caso tuo, nonostante i rendimenti siano piuttosto esigui. Se invece sei alla ricerca di un investimento più aggressivo e brioso, continua a leggere, perché troverai pane per i tuoi denti e investimenti in linea con le tue aspirazioni.

4. Investire 5.000 euro in azioni

Ricordiamo brevemente che, mentre le obbligazioni sono un prestito che facciamo ad una banca, uno stato o un’azienda, le azioni sono invece titoli di proprietà di una quota dell’azienda stessa.

Questa fondamentale differenza fa si che il mercato azionario sia sicuramente più volatile e movimentato di quello obbligazionario.

Dove Investire 5000 euroI rendimenti che puoi aspettarti sono parallelamente più alti di quelli degli strumenti a basso rischio, anche se dovrai necessariamente seguire determinati fattori legati all’investimento che potrebbero influenzare il settore di riferimento. Dovrai ad esempio tenerti aggiornato sulle notizie di mercato o sulla chiusura di contratti da parte delle aziende di cui detieni le azioni.

Il mercato azionario è oggi aperto a tutti grazie alla possibilità, che ad oggi quasi tutte le banche offrono, di fare trading online sui principali mercati borsistici mondiali.

La borsa è un mercato per stomaci forti, dove negli ultimi anni si sono portate a casa più perdite che guadagni. Se sei però alla ricerca di un mercato frizzante, in grado di premiare il fiuto per gli affari, questa potrebbe essere una delle possibilità a tua disposizione, sia in Italia che nel resto dei mercati.

Qui puoi iniziare a fare pratica con un conto demo da 100.000$.

5. Investire 5.000 euro in fondi o ETF: differenze, vantaggi e svantaggi

I fondi comuni di investimento

fondi comuni di investimento sono strumenti estremamente “comodi” perché ti permettono con una singola operazione di effettuare un investimento altamente differenziato, dove i tuoi capitali e quelli degli altri investitori del fondo vengono investiti secondo delle regole ben precise, contenute nella documentazione di riferimento del fondo stesso.

Una forma di investimento particolarmente interessante, soprattutto per chi ha a disposizione, come te, capitali che difficilmente permetterebbero una differenziazione capillare degli investimenti.

Esistono fondi per tutti i gusti e per tutte le propensioni al rischio: ci sono dei fondi a basso rischio, che proiettano bassi rendimenti in cambio però di un percorso tranquillo e in genere meno volatile.

Ci sono anche fondi a rischio più marcato, che hanno strategie di investimento più disinvolte e che cercano di portare a casa dei rendimenti più elevati a scapito di una maggiore altalenanza del loro valore.

I fondi possono sembrare interessanti, anche se per la propria struttura hanno sempre e soltanto un vincitore designato: le società di gestione. Le commissioni sono infatti molto alte e spesso slegate dai reali rendimenti, talvolta al di sotto dei benchmark di riferimento.

Questo non vuol dire che dovresti scartare in principio i fondi, ma piuttosto che devi sceglierli con estrema cautela, facendoti un’idea chiara delle commissioni che dovrai pagare alla società di gestione, studiando bene la natura del fondo e individuando quelli che sono i veri cardini intorno ai quali ruotano le possibilità di investimento del fondo stesso.

Gli ETF – utili per differenziare senza pagare commissioni esose

Gli ETF offrono praticamente le stesse opportunità dei fondi, pur essendo a gestione passiva e dunque con costi di commissione estremamente più bassi.

Gli ETF sono infatti dei fondi automatici, che si limitano a replicare un determinato indice. L’andamento degli ETF copia in modo assolutamente identico l’andamento di indici come MIB30, NASDAQ, Blue Chip e qualunque altro tipo di indice sia disponibile sulle piazze borsistiche mondiali.

Le commissioni richieste sono molto più basse di quelle dei tradizionali fondi comuni di investimento, e quindi più interessanti per te che devi approntare una strategia il più possibile dettagliata e attenta alla costruzione di un guadagno per te stesso, e non per il gestore. Clicca qui per approfondire l’argomento.

6. Investire 5.000 euro in strumenti ad alto rischio: derivati e opzioni

I titoli derivati come le opzioni, i futures, i fondi complessi e, più in generale, gli investimenti a leva, sono gli strumenti più rischiosi attualmente disponibili sul mercato, strumenti che assolutamente non sono adeguati se hai una bassa propensione al rischio.

Possono dare grosse soddisfazioni se invece accetti una importante componente di rischio, nella speranza e con l’obiettivo di guadagnare molte volte quello che hai investito, anche in poco tempo.

Sintenticamente sono queste le due strade che potresti seguire:

  • Opzioni: sono dei contratti a costo fisso che ti permettono di scegliere di acquistare o meno, ad una determinata scadenza, un titolo; sono molto interessanti anche per chi ha poco da investire, perché hanno un massimo di perdita (il costo del contratto) e potenzialmente dei guadagni molto alti.
  • Futures: sono contratti che obbligano ad acquistare ad un determinato prezzo un determinato titolo ad una determinata scadenza.

7. Investire con il Forex: opportunità e rischi

Anche i piccoli investitori come te possono trarre vantaggi dal mercato valutario del Forex. Un mercato che opera praticamente 24 ore su 24, dove ci sono ottime possibilità di portare a casa rendimenti interessanti e che può permettere, grazie alla leva finanziaria, di moltiplicare rendite e perdite anche in archi temporali particolarmente brevi.

Il mercato del Forex è però molto lontano da come lo rappresentano le campagne pubblicitarie dei broker: non si diventa milionari senza conoscere nulla del mercato di riferimento. E’ assolutamente possibile, ma i ricavi sono figli dell’impegno profuso.

Il Forex è un mercato molto impegnativo, che richiede studio costante e continuativo, nonché la capacità e la voglia di seguire le principali notizie di mercato giorno per giorno.

Investire nel Forex vuol dire:

  • Esporsi a rischi sostanziali, soprattutto nel caso in cui dovessimo operare con leve finanziarie importanti.
  • Sopportare l’andamento a “montagna russa” tipico dei mercati così volatili.
  • Mettere in conto la possibilità di guadagnare molto, ma anche di perdere altrettanto.

Il mercato del Forex è molto interessante, anche per chi può investire 5.000 euro o poco più. Va però tenuto conto del fatto che non è un tipo di investimento adatto a chi ha basse propensioni al rischio e non può dunque permettersi di perdere in tutto o in parte il capitale investito.

Interessante, alti profitti potenziali ma anche ad alto rischio.

8. Investire in crescita professionale: corsi di formazione e di lingue

Quando parliamo di investimenti dimentichiamo, colpevolmente, del più grande capitale da accrescere che abbiamo a disposizione, ovvero noi stessi. Puoi investire nel tuo miglioramento personale e professionale seguendo dei corsi di formazione, che potranno permetterti non solo di migliorarti sul piano personale, ma anche di aumentare la quantità e la qualità offerta sul mercato.

Seguire un corso di lingua può permetterti di accedere a nuovi mercati, operare in altri settori e dare un una spinta decisa alla tua carriera e alle tue possibilità commerciali.

Anche seguire corsi professionali, soprattutto se contigui alla carriera che stai già svolgendo, possono essere il miglior metodo per investire 5.000 euro.

Migliorare professionalmente vuol dire avere la possibilità reale di andare a guadagnare molto di più non solo in un futuro remoto, ma anche in quello prossimo.

Conoscere di più ti garantirÀ una vita più soddisfacente e maggiori opportunità

Soprattutto quando si hanno a disposizione somme relativamente esigue, dovresti sempre tenere in considerazione la possibilità di investire su te stesso, dato che se seguita bene è la strada che potrà offrirti i migliori ritorni e le migliori rendite future.

Inizia investendo del tempo per leggere la sezione di Intraprendere che raccoglie le guide, gratuite al 100%, sulla finanza. Ti permetteranno di farti un’idea molto chiara su questo settore.

9. Differenziare sempre, anche con piccoli capitali

Anche nel caso in cui il capitale che puoi investire non sia di grande entità, la differenziazione rimane comunque la più importante delle regole che devi darti.

Ci sono molti strumenti che possono permetterti di differenziare l’investimento: approfittane, anche a scapito delle rendite sul breve periodo.

“Tenere le uova in diversi panieri” non è solo ossequio ad un vecchio proverbio, ma l‘unica ricetta che può permetterti di prosperare in un mercato mondiale sempre più volatile, dove i crolli di interi settori sono spesso dietro l’angolo.

Se non te la senti di differenziare da solo, scegli delle forme di investimento che ti permettano di affidare i tuoi risparmi a società di gestione o ad una piattaforma di social trading, che si occupino solo di generare profitto: costano un po’ di più (dall’1% allo 0,3%), ma ti permettono anche di imparare di più sull’andamento dei mercati senza rimetterci l’osso del collo, metaforicamente, e il capitale investito, in concreto.


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Laura Magistrale in Marketing e Comunicazione d’Impresa (2004) conseguita a pieni voti presso l’Università degli Studi di Torino e Master di II livello presso la Facoltà di Economia di Torino (2006). Scopri di più su Anna e la redazione qui

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