Hai voglia di immergerti nel mondo degli investimenti ma non hai ancora dimestichezza con questo mondo? Beh, sappi che il social trading potrebbe fare al caso tuo!
Il social trading è uno dei temi più caldi del momento, una novità assoluta per chi è alle prime armi nel mondo degli investimenti, che permette di accedere a possibilità che, almeno fino a qualche anno fa, erano ad esclusivo appannaggio dei trader più esperti.
Dimenticati dei segnali che arrivano via mail, dimentica le chat e i forum per scambiarsi idee e opinioni sullo strumento di investimento del momento.
Con il social trading puoi seguire i migliori investitori del mondo con un semplice click e investire come investono loro e guadagnare come guadagnano loro.
Un nuovo mondo che ti permette di avere a disposizione strumenti efficaci e produttivi per il tuo capitale, ma che dovrai imparare a conoscere prima usare.
Niente paura. Ho preparato per te un corso completo sul social trading che ti permetterà di conoscere il necessario e oltre su questo affascinantissimo mondo.
Indice
- Che cos’è il social trading e come funziona?
- Social? In che senso?
- Accortezze di cui dovrai tenere conto
- Il social trading può aiutarti a guadagnare?
- Investimenti condivisi: una storia che parte da lontano, anzi, da lontanissimo
- Il sistema di segnali nel social trading: i signal provider
- I risultati passati non si trasmettono necessariamente nel futuro
- L’importanza di studiare pur essendo un follower
- I parametri che distinguono i trader
- I quattro diversi tipi di segnal provider
- Più operazioni, più commissioni
- Attenzione ai signal provider con conto Demo
- L’ultimo fattore: equity line e drawdown
- Entra a far parte del Club Supercoin. E’ Gratis!
Il social trading è un sistema di investimento che ti permette di seguire e copiare i migliori investitori della piattaforma che utilizzi per gestire il tuo capitale.
Sono in realtà diverse oggi le piattaforme che possono offrirti questo tipo di strumento e hai semplicemente l’imbarazzo della scelta se la tua intenzione è quella di provare ad operare in questi tipi di contesti.
Il social trading è un sistema che permette anche a chi è inesperto di avere un portafoglio differenziato e che renda qualcosa, senza pagare le enormi commissioni che sono invece richieste dai fondi gestiti attivamente e passivamente, nonché dalle assicurazioni sulla vita, che assicurano più la società di gestione che il tuo capitale.
Ci sono diverse strategie di social trading, e le affronterò nella guida che ti propongo oggi. Continua a leggere per saperne di più!
Social? In che senso?
No, non è una buzzword: l’investimento e le piattaforme di questo tipo sono davvero social.
Intorno ad esse finisce per svilupparsi infatti una community molto coesa, all’interno della quale le informazioni sugli investimenti vengono scambiate con una certa liberalità, dove si possono contattare altri utenti, magari più esperti, per delucidazioni su questo o su quell’altro titolo.
La community di social trading copiano il modello dei social network, ma con una componente più produttiva
Il sistema replica un po’ quello dei social network, aggiungendovi però una componente produttiva che piattaforme come Facebook o Twitter difficilmente possono vantare, se non per chi ne fa un uso professionale.
Da un lato hai dunque la possibilità di copiare gli investimenti dei migliori trader sulla piattaforma, dall’altro di essere informato in modo indipendente sempre dagli stessi trader, aprendoti a possibilità di confronto che con le piattaforme classiche e tradizionali non è mai possibile.
Accortezze di cui dovrai tenere conto
No, il social trading non è la soluzione definitiva e finale per macinare rendite senza occuparsi affatto del proprio investimento. Sarebbe davvero come trovare la mitica pentola d’oro dall’altro lato dell’arcobaleno.
Infatti, come in ogni strategia di investimento del capitale:
dovrai portare a termine delle analisi e soprattutto seguire le evoluzioni future del denaro che hai investito.
In particolare per quanto riguarda il social trading dovrai necessariamente occuparti di:
- Analizzare il trader che vuoi copiare: chi è? È un esperto che sta avendo rendimenti alti perché bravo ed esperto? Oppure è la proverbiale fortuna del principiante? Ricordati che stai affidando il futuro del tuo capitale ad una persona che non conosci e che potenzialmente potrebbe saperne meno di te.
- Analizzare il grado di rischio che comporta l’investimento che stai copiando: sei sicuro che puoi permetterti di correre gli stessi rischi che vengono corsi dal portafoglio che stai provando a copiare? Sei sicuro che gli strumenti scelti dal trader che stai seguendo siano adatti alle tue aspettative e alla tua propensione al rischio?
- Sei sicuro che il tuo capitale è adeguato per seguire la stessa strategia? Le scelte di investimento cambiano in modo radicale se devi investire 1.000, 10.000 o 100.000 euro. Il trader che hai scelto di seguire potrebbe avere a disposizione capitali molto maggiori, e seguire di conseguenze strategie che non sono replicabili con la tua disponibilità.
Prima di investire anche soltanto un euro nella tua strategia guida, valuta bene questi elementi!
Certo che sì. Il social trading può essere una strategia vincente, che ti permetterà di avere rendite molto superiori rispetto a quelle che potresti portare a casa investendo per conto tuo.
Investire con il social trading non significa diventare ricchi in modo automatico
Questo non vuol dire però, e dovrebbe essere chiaro dalle raccomandazioni che ti ho dato nel precedente paragrafo, che investire con il social trading vuol dire diventare ricchi in modo automatico.
Dovrai comunque prestare le dovute attenzioni al tuo capitale, seguire il tuo investimento giorno per giorno, seguire i diversi andamenti di mercato e liberarti degli investimenti che non sono più redditizi.
I vantaggi sono innegabili e sono il motivo per il quale il social trading è diventato tanto popolare, sia tra gli investitori più esperti che tra quelli meno esperti.
Non spenderai le carissime commissioni che ti vengono richieste dai fondi gestiti e dalle assicurazioni, potrai seguire trader che hanno effettivamente rendimenti alti (e che non te li promettono, li hanno semplicemente già conseguiti) e potrai continuare ad avere una gestione completa e capillare di ogni euro che investirai.
Mica male per un sistema di investimento che non ti costa nulla (o quasi).
Investimenti condivisi: una storia che parte da lontano, anzi, da lontanissimo
Quella degli investimenti guidati e condivisi è una storia che in realtà è vecchia come quella delle telecomunicazioni.
In principio furono le BBS, che quando internet era una roba ancora per pochissimi venivano utilizzate per indicare investimenti a chi vi si iscriveva.
Poi fu il turno delle newsletter, ovvero di mail mandate periodicamente con le indicazioni dei migliori investimenti della settimana, per permettere a tutti gli iscritti di adeguare il proprio portafoglio.
Poi, quando la connessione internet cominciò ad essere presente praticamente in ogni casa, nacquero le prime trading chatroom, ovvero forum e chat frequentate dagli investitori e che permettevano a tutti di condividere le proprie indicazioni di investimento e leggere quelle degli altri.
Le chatroom e i forum agirono da piazza virtuale, centro intorno al quale si formarono comunità particolarmente coese
Il vero passo in avanti fu però l’arrivo delle repliche automatiche, ovvero di sistemi che permettevano, ricevuto il “segnale”, di adeguare il proprio investimento in modo automatico.
Cominciarono a nascere le prime piattaforme che permettevano di:
- Leggere i segnali diffusi dai trader.
- Adeguare gli investimenti del proprio portafoglio alle indicazioni ricevute tramite segnale.
Il risultato è stato di quelli importanti, e le piattaforme di questo tipo hanno cominciato a diffondersi a macchia d’olio, spingendo i migliori broker ad elaborare sistemi ancora più avanzati per il social trading.
Non servono più segnali, basta infatti:
- Analizzare la storia di investimento e di rendimento degli investitori che ti interessano.
- Scegliere quelli che fanno più al caso tuo non solo per rendite, ma anche per profilo di rischio.
Il risultato è quello che oggi viene chiamato Copy Trading, ovvero il sistema che ti permette di copiare 1:1, in proporzione, l’investimento del nostro trader di riferimento.
Anche se questa è l’ultima possibile evoluzione del social trading, non è affatto detto che ci si fermi qui.
Il futuro ci riserverà sicuramente delle interessantissime possibilità, con una ulteriore evoluzione delle piattaforme, a totale vantaggio di chi vuole godere dei movimenti dei veri esperti ma senza pagare commissioni da capogiro come nel caso dei fondi.
Cosa sono i signal provider nel mondo del social trading?
Ne avrai sicuramente sentito parlare e sono appunto quei broker o trader dai quali partono i segnali che invitano a questo o quell’investimento.
Nei sistemi più evoluti, quelli di ultima generazione, il signal provider può essere anche un normalissimo iscritto alla piattaforma che gli altri seguono e replicano semplicemente perché ha dimostrato di poter ottenere dei risultati importanti e ripetuti nel tempo.
Nel mondo del social trading moderno e del copy trading, i trader che agiscono da signal provider sono comunque utenti esperti, che hanno alle spalle già diversi anni come investitore e che sanno come muoversi anche su diversi mercati.
Le scuole che raccolgono questi trader sono tradizionalmente 3 e comportano un approccio molto diverso, pur potendo tutte e tre portare a casa dei segnali davvero importanti:
- Price Action: è la più matematica delle scuole. Ci si occupa poco di seguire le notizie macro e micro-economiche. Si agisce piuttosto con il grafico davanti ed applicando analisi ad andamenti, quantità di scambi, etc. Si possono ottenere risultati importanti con questo metodo, anche se può sembrare, soprattutto per chi non ha alcuna dimestichezza con i mercati, quasi esoterico.
- Analisi fondamentale: è la più classica delle scuole, perché opera dopo aver analizzato le notizie che arrivano dal mondo economico, politico e monetario. Chi sceglie questa scuola opera in genere sul medio e lungo periodo e organizza i propri investimenti con una visione d’insieme della questione.
- Analisi degli indicatori: è la più ermetica delle analisi, perché si libera di ogni tipo di analisi delle notizie che arrivano dal “mondo reale”. L’analisi si basa esclusivamente sui grafici, applicando filtri e equazioni relativamente complicate per prevedere gli andamenti futuri; anche in questo caso, come nella Price Action, il funzionamento può sembrare particolarmente criptico, anche se i risultati sono dalla parte anche di chi sceglie questa scuola.
Come diventare un grande trader
Per diventare grandi trader non servono soltanto nozioni di scuola e una conoscenza diffusa dell’economia. Servono anche delle doti e capacità personali, che sono in parte innate ma devono essere comunque coltivate e migliorate:
- Capacità di mettere insieme strategie efficaci: non si acquisisce in pochi minuti, ma è una capacità che è frutto di mesi se non anni di analisi dei mercati; una strategia deve essere coerente, adeguata al proprio profilo di rischio, nonché ai propri obiettivi di breve, medio e lungo termine.
- Autocontrollo: andare in tilt è facile, soprattutto davanti a perdite inaspettate; mantenere saldo il timone e continuare per la propria strada, o comunque non farsi influenzare da quella che potrebbe essere una tempesta temporanea, è di fondamentale importanza se vuoi diventare un grande trader, uno di quelli che potrebbe guidare dei piccoli eserciti di investitori nel futuro prossimo
- Saper creare dei risultati: le chiacchiere, quando si parla di soldi, stanno ovviamente a zero; per diventare trader conosciuti e rispettati bisogna portare a casa dei risultati se non costanti, comunque ripetuti nel tempo. Bisogna dimostrare di saperci fare ed essere capaci di adattarsi alla mutevolezza dei mercati.
I risultati passati non si trasmettono necessariamente nel futuro
I libri della storia della finanza sono pieni di storie di crolli immediati di trader molto solidi, che avevano magari costruito un vero e proprio impero partendo da nulla.
Queste storie possono essere un’incredibile scuola per te, trader alle prime armi.
Da un lato devi ricordarti di non sentirti mai estremamente sicuro sui mercati, ovvero mai dimenticarti che tutte le analisi sono necessarie e che prima di muoverti dovrai sempre fare i proverbiali compiti a casa.
Dall’altro lato, e questo ti interessa di più se vuoi diventare un follower, dovrai ricordarti che un trader che ha avuto delle ottime prestazioni nel passato non vuol dire che sia altrettanto affidabile nel futuro.
L’importanza di studiare pur essendo un follower
Passiamo all’altra parte della barricata, quella, affollatissima, dei follower che investono seguendo le operazioni dei signal provider.
No, per avere successo non basta scegliere pigramente un signal provider che sia in grado di offrire prestazioni invidiabili; dovrai necessariamente analizzare altre questioni, per scegliere davvero il trader che può essere la tua guida in un mondo così difficile e ostico.
- Conosci i tuoi obiettivi: il primo nemico non è il mercato, ma la tua stessa personalità e le tue stesse attitudini. Dovrai imparare necessariamente a conoscere te stesso e di conseguenza conoscere i tuoi limiti e i tuoi obiettivi. Quanto vuoi mettere in sicurezza? Quanto vuoi, ragionevolmente, guadagnare in un anno? Qual è la percentuale di rendita che vuoi portare a casa? Sii ragionevole nello scegliere questo obiettivo, perché, come avremo modo di vedere tra pochissimo, è ciò da cui dipenderà tutta la tua strategia di investimento.
- Scegli gli strumenti più adatti per ottenere il tuo obiettivo: scegli un trader che utilizzi strumenti che sono congrui con i tuoi obiettivi; anche a parità di rischio, diversi strumenti comportano diverse prospettive temporali e diverse esposizioni al rischio.
- Scegli una propensione al rischio adeguata: non fidarti soltanto delle percentuali di rendita di ogni trader, ma analizza anche il percorso di arrivo a quei risultati; magari il trader in questione ha scelto un percorso troppo rischioso e che non puoi permetterti, magari invece ha avuto un colpo di fortuna con strategie a basso rischio. Quanto puoi permetterti di perdere? Quanto sei disposto a fare le montagne russe?
La responsabilità dell’investimento
La responsabilità dell’investimento, trattandosi dei tuoi capitali e non di quelli di qualcun altro, è sempre e comunque tua. Chi perde sui mercati ha spesso e volentieri una mentalità perdente, nel senso che tende a trasferire le cause dei propri fallimenti sugli altri.
Anche se perderai denaro (e potrebbe succedere) seguendo le scelte di investimento di altri, la responsabilità sarà sempre e comunque tua, una responsabilità che non potrai mai e poi mai affibbiare agli altri.
Piuttosto cerca di prendere il meglio che puoi dalla possibile sconfitta, analizza gli errori e le eventuali leggerezze compiute per capire come evitarle in futuro. Insomma studia cosa (e perchè) non è andato bene per correggere, ripartire e fare meglio.
I parametri che distinguono i trader
Prima di affrontare le tecniche e le strategie per scegliere il miglior trader da seguire, ti spiegherò in generale le diverse caratteristiche che contribuiscono a formare un determinato trader.
In aggiunta, dovrai sempre ricordarti che le circostanze dei mercati sono mutevoli e che determinati trader sono bravi ad operare in fasi di recessione, mentre altri sono invece bravi ad operare con i mercati che tirano.
Tenendo costo di questo, potrai cominciare ad analizzare i diversi trader che hai a disposizione sulla tua piattaforma preferita seguendo le queste 6 indicazioni:
1. Esperienza
A poco serve prendere per buone le rendite di un trader che opera da meno di un anno. Più il periodo sulla piattaforma è breve, più purtroppo ci si può trovare davanti ad un trader che, per qualche settimana, si è giovato di episodi fortunati.
Un anno di esperienza sulla piattaforma è il minimo dal quale partire; chi ha meno di un anno di esperienza (e quindi di dati visibili) dovrebbe essere scartato a priori.
2. Diversificazione
Alcuni trader hanno portato a casa dei risultati importanti su un paio di titoli, non occupandosi affatto di analizzare le altre opportunità offerte dal mercato.
Si tratta di episodi che, sebbene frutto magari di analisi approfondite, vedono la fortuna come componente fondamentale della questione.
Dato che la differenziazione è la vera e unica stella polare del tuo percorso di investimento, dovrai scegliere dei trader che la utilizzano.
La differenziazione, è uno di quei fattori imprescindibili per proteggere il tuo capitale da eventuali crolli di settore, una modalità di investimento che non puoi assolutamente permetterti di ignorare.
3. Più trade contemporaneamente = più rischio
Tieni conto anche di questo fattore nella scelta del trader da seguire. Se da un lato è assolutamente vero che la differenziazione è importante, dall’altro è vero che tenere sempre moltissime posizioni aperte vuol dire aumentare a dismisura il rischio.
La differenziazione non si ottiene assolutamente aprendo un numero enorme di operazioni; serve invece avere una strategia di lungo periodo e controbilanciare ogni operazione nel modo giusto.
4. Numero di operazioni eseguite
È un fattore che ci dice moltissimo sugli atteggiamenti del trader e dunque sulle sue tendenze e attitudini.
Se sei alla ricerca di un “cassettista”, ovvero di qualcuno che faccia fruttare gli investimenti sul lungo periodo, senza grossi rischi, devi scegliere un trader che svolga un basso numero di operazioni.
Al contrario, se ti senti più speculatore puro, sarà il caso per te di scegliere un trader che invece fa tante operazioni, magari anche all’interno della stessa giornata di scambi.
5. Operazioni e durata
Il discorso del paragrafo precedente deve essere integrato anche con questo ulteriore fattore, ovvero con la durata delle operazioni. Il cassettista tipicamente tiene le operazioni per periodi molto lunghi.
Chi invece sceglie di effettuare operazioni dalla durata minima, è più spinto verso un’ottica speculativa
Per quanto riguarda la durata delle operazioni possiamo dividere i trader in:
- Trend Follower: ovvero il trader che segue strategie che sono di ampio respiro e lunghissimo termine.
- Swing trader: non segue l’andamento generale di mercato, ma piuttosto cerca di guadagnare dagli alti e dai bassi che ogni mercato, inevitabilmente, ha.
- Day Trader: è invece un trader che chiude le sue operazioni sempre all’interno della stessa giornata, e che nel caso più estremo più trasformarsi in Scalper, ovvero colui il quale opera anche su intervalli di pochi minuti o di pochi secondi.
6. Il guadagno è importante, ma non sempre
La percentuale che indica le rendite ottenute dal trader è sicuramente importantissima, anche se deve essere necessariamente presa con le pinze.
Evita sempre di affidarti a trader che riportano rendite in doppia o magari tripla cifra, perché sono ovviamente dei dati che sono stati sicuramente alterati da uno o due colpi particolarmente fortunati.
Per intenderci, è praticamente impossibile mantenere quei tipi di rendimenti per periodi medi o lunghi e per questo motivo dunque dovrai necessariamente orientarti verso valori “più umani”, ovvero che siano sostenibili anche nel medio e nel lungo periodo.
Va sempre analizzata la serie storica e i rendimenti vanno sempre messi in prospettiva
Lo stesso vale anche in basso: non scartare automaticamente quei trader che magari nel segmento più basso della classifica sembrano aver portato a casa rendimenti più bassi rispetto a trader analoghi.
Un numero non racconta mai tutta la storia, anche in un settore matematico come quello della finanza.
I quattro diversi tipi di segnal provider
Mettendo insieme le caratteristiche che abbiamo analizzato sopra, possiamo identificare 4 tipi diversi tipi di investitore da seguire. Tutte le strategie possono essere valide, e dovrai scegliere quelle che sono le tipologie di trader più adatte al tuo stesso profilo.
1. Il signal provider long term / lungo periodo
Chi sceglie di andare sul long term deve avere innanzitutto un determinato tipo di mentalità. Questo tipo di strategie, che sono in genere di rischio più basso e rendono soprattutto nel lungo periodo, non è adatto a tutti.
Serve avere una mentalità che guardi ad orizzonti pluriennali e che poco si curi di quello che avviene giorno per giorno
L’investimento di lungo periodo è per chi:
- Non ama il rischio.
- Ha pazienza.
- Può dare il giusto peso alle variazioni minime durante la giornata di trading, il che vuol dire non curarsi di andamenti nel breve.
- Ha, di nuovo, pazienza: i risultati ci possono mettere tempo da arrivare, anche se, quasi sempre, arrivano.
2. Il signal provider di Day Trading
Si tratta di un modo completamente diverso di operare. In questo caso le operazioni sono tante e sono di breve durata, terminando tipicamente all’interno della stessa giornata.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, anche questo profilo necessita di attributi particolari: serve pazienza, tanta, e soprattutto non preoccuparsi eccessivamente di una serie di perdite che, inevitabilmente, ti troverai ad affrontare lungo il tuo percorso.
Chi sceglie un trader da seguire di Day Trading è:
- Una persona che ha pazienza, anche se di diverso tipo rispetto a chi sceglie un prospetto di Long Term.
- Dà il giusto peso a piccole perdite e a piccoli guadagni; non è il singolo trade che ti interessa, ma la somma di tutti i trade, somma da tirare di tanto in tanto e non ogni minuto.
- Segue i mercati e vuole cogliere opportunità anche sul brevissimo periodo.
Il profilo di rischio è leggermente più alto rispetto al trading fatto sul long term.
3. Il signal provider per lo scalping
Siamo nel campo degli investimenti rapidi, rapidissimi, con le posizioni che possono aprirsi e chiudersi anche nel giro di pochi secondi.
Lo scalping è una strategia che assomiglia molto a quella di Day Trading, anche se viene esercitata su orizzonti temporali molto più brevi. Siamo davanti ad un profilo di trading che è adatto a chi:
- Ama seguire i mercati secondo per secondo e ritiene che ogni tipo di opportunità vada colta, anche se dovesse palesarsi per pochi secondi.
- È aperto ad un rischio superiore rispetto a quello del Long Term o dell’Intra Day.
- È pronto ad inanellare tante operazioni negative, per poi fare il botto. Anche in questo caso è necessario analizzare gli investimenti di tanto in tanto, tirando le somme. Il bankroll, ovvero la quantità di capitale a disposizione, varia in modo considerevole più volte al giorno.
Scegliere questa strategia è qualcosa di adatto per chi ha un profilo di rischio molto più alto.
4. Il Martingala
Il Martingala è il profilo che presenta i maggiori livelli di rischio per chi investe. È una strategia che non contabilizza le perdite, anche per periodi molto lunghi.
Come avviene? Le posizioni in perdita vengono mantenute per lungo periodo e vengono spesso controbilanciate da un numero enorme di operazioni. Il risultato è che quando vengono contabilizzate le perdite si possono avere dei cali sostanziali del rendimento.
Questa modalità di trading è sempre sconsigliata, perché ai limiti della schizofrenia, per quanto possa sembrare attraente soprattutto per chi è alle prime armi.
Più operazioni, più commissioni
Vale la pena inoltre di ricordare, in chiusura della nostra analisi, che ad un numero maggiore di operazioni (come con lo scalping e il martingala) crescono a dismisura anche le commissioni, che vengono applicate appunto per ogni negoziazione.
A diventare ricchi con queste due strategie sono in genere i broker e le piattaforme, che sono diventate negli anni anche responsabili dell’epopea mistica che riguarda queste strategie.
La Long Term non è la strategia per tutti, anche se è sicuramente da qui che dovresti cominciare a muovere i tuoi primi passi.
C’è inoltre da segnalare il fatto che i signal provider nelle piattaforme di social trading guadagnano in relazione al numero di posizioni aperte e chiuse e che dunque hanno ovviamente interesse a seguire strategie più spericolate.
Tienine conto prima di scegliere il trader da seguire.
Attenzione ai signal provider con conto Demo
Una delle questioni che dovrebbero essere necessariamente affrontate nel prossimo futuro è la possibilità per i signal provider di operare tramite conto demo.
Prima di scegliere questo o quel trader, controlla che sia qualcuno che punta sul serio il proprio denaro e che dunque debba mettere in pratica delle strategie serie e di lungo periodo, senza cercare il colpaccio che lo faccia schizzare in alto nelle classifiche.
L’ultimo fattore: equity line e drawdown
L’ultimo fattore che dovrai analizzare prima di scegliere il tuo prospetto, il tuo cavallo su cui puntare, è l’equity line, dalla quale poi avremo modo di analizzare un concetto complementare, ovvero la drawdown.
La equity line è un grafico molto facile da leggere che sulle ordinate segna il saldo del conto del trader, ovvero quanti soldi ha a disposizione, e sull’asse delle ascisse il tempo.
Questo vuol dire che con questo grafico potrai avere un colpo d’occhio immediato su come si è mosso il trader e soprattutto sui risultati che ha conseguito in passato.
Ci sono diversi criteri utilizzati per disegnare l’equity line: se include o meno anche le posizioni aperte (questa è fondamentale per analizzare le posizioni del trader Martingala) , se si tratta di solo un investimento o del capitale complessivo del trader.
Partendo dalla equity line puoi disegnare anche il drawdown: la linea, da disegnare in tangenza ai trend negativi, può essere un buon indice del tempo che impiega il trader a tornare in profitto.
È un ottimo indicatore di quanto il trader sia bravo ad adattarsi al mercato e a rispondere ad andamenti che non aveva previsto.
Con questi due ultimi strumenti hai a disposizione tutto il necessario per cominciare a muoverti nel mondo del social trading.
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