Anche se non hai mai sentito parlare di Forex o se magari ne hai sentito parlare ma non hai idea di come questo mercato funzioni, sei nel posto giusto.
La guida è adatta sia ai principianti sia, per le lezioni più avanzate, agli investitori professionisti o quasi.
Il Forex è stato, è e continuerà ad essere uno dei mercati più importanti, soprattutto per chi, come te, vuole fare trading in proprio, o magari affidarsi alle piattaforme di social trading.
Il mercato valutario continua infatti ad essere uno dei più utilizzati anche dai nuovi sistemi di condivisione social delle posizioni e capirne il funzionamento è una condizione necessaria per fare le scelte giuste e far crescere il tuo capitale.
Non serve essere investitori professionisti o istituzionali per guadagnare con il Forex. Basta informarsi quanto basta, assimilare quanto ti offriamo in questa guida e nelle successive lezioni e muoversi con un po’ di prudenza.
Sei pronto per sapere tutto quello di cui hai bisogno per investire nel Forex, continua a leggere la nostra guida.
Partiamo dalla definizione: Forex cosa significa?
Forex è l’abbreviazione di Foreign Exchange, ovvero il mercato valutario secondo la dizione anglosassone.
È un mercato decentrato dove si scambiano valute contro altre valute, ovvero dollari americani per euro, yen per franchi svizzeri, dollari australiani per sterline inglesi, etc.
È un mercato relativamente giovane: è nato nel 1971 dopo la fine della convertibilità del dollaro in oro, un evento di portata epocale che ha sganciato le valute da un corrispettivo in oro e ne ha permesso la libera fluttuazione dei prezzi di ogni valuta.
Il Mercato del Forex nasce nel 1971 con la fine della convertibilità $ / Oro.
Il Forex si è sviluppato in modo esponenziale dopo l’arrivo e lo sviluppo di Internet: non è più necessario andare in banca per piazzare ordini, ma puoi farlo, come potremo vedere insieme tra poco, seduto comodamente a casa, usando uno smartphone, un tablet oppure un comunissimo computer collegato ad una connessione.
Un mercato che (quasi) nessuno può alterare
Il Forex è un mercato interessante, perché muove volumi tali da non consentire a quasi nessuno di alterarne l’andamento.
Pensa alla Borsa, dove un fortissimo investimento in un titolo può modificarne il valore immediatamente. A potersi permettere investimenti per qualche decina di milioni di euro sono in tanti, e un investimento di tale portata può sconquassare anche la meno volatile delle borse.
Quando parliamo di Forex parliamo invece di un mercato dove i volumi sono così grandi da non permettere a (quasi – e vedremo dopo perché diciamo quasi) nessuno di poter alterare il mercato con il suo capitale.
Anche operando al margine, parliamo di un mercato che muove soltanto negli USA 5.000 miliardi di dollari al giorno, una cifra mostruosa senza tenere conto di altri mercati molto attivi come Londra e Tokyo.
All’interno della grande famiglia del Forex si trovano diversi sottomercati: quello che ci interessa è quello SPOT, che è riservato agli investitori privati. Ne esistono di più voluminosi, come quelli che ospitano gli stati, le banche e gli altri operatori istituzionali, che muovono somme maggiori e contribuiscono comunque alla determinazione del prezzo delle valute su tutti i mercati.
Come operare sul mercato del Forex: la base dello scambio
Anche se sei già abituato ad investire su altri mercati, il funzionamento del Forex, per quanto semplice, potrà sembrarti strano.
Non stiamo comprando azioni e quindi parti di aziende, non stiamo comprando debito statale, e quindi obbligazioni, non stiamo comprando nulla né di fisico né di immateriale. Stiamo semplicemente scambiando una valuta (immagina l’Euro) contro un’altra valuta (immagina il dollaro).
Come avvengono gli scambi sul mercato del Forex? Partiamo dalle basi:
- Il Forex è un mercato decentralizzato: non ci sono mercati centrali dove è necessario appoggiarsi. Gli scambi possono avvenire ovunque, senza la presenza necessaria di mediatori o di enti che gestiscono gli scambi.
- Quello che compri con lo scambio di base è un’altra valuta: puoi acquistare dollari spendendo euro, trattenere i dollari nell’account e poi rivenderli quando varranno qualcosa di più sempre contro l’euro, etc.
- Ci sono migliaia di operatori che ti consentono di operare, tramite piattaforme online, su questi mercati
È facile diventare ricchi?
Meglio essere chiari prima ancora di iniziare per quanto riguarda questo specifico aspetto del Forex: anche se in molti raccontano di essere diventati milionari da casa, investendo poche centinaia di euro, non è vero che il Forex ti renderà automaticamente ricco.
Il Forex è un mercato adatto solo a stomaci forti.
È un mercato difficile, che richiede un grande investimento anche in tempo e non soltanto in denaro, destinato soltanto a stomaci forti che possono sopportare variazioni di valore del loro portafoglio molto importanti anche all’interno della stessa giornata di scambi.
Non è il luogo adatto per te, se ti piace vedere i tuoi investimenti crescere a piccolissimi passi nel tempo, senza correre rischi e accontentandoti di quello che passa il mercato.
Come ogni ambiente ostile e rischioso, il Forex richiede esperienza, lo spirito giusto, pazienza, tempo e voglia di imparare. Sei nel posto giusto per cominciare a farlo.
Puoi sicuramente guadagnare investendo nel Forex, anche se non sarà la passeggiata che in molti, che hanno interesse a farti investire in questo mercato, ti raccontano.
Se è un mercato tanto ostico, perché in tanti continuano ad investirci? La risposta è delle più semplici: perché le possibilità di guadagni importanti esistono e possono essere di molto superiori a quelle degli altri mercati.
Il trading Forex è un gioco.. di coppie
Il modo di calcolare i valori nel Forex è particolare, almeno se paragonato a quello degli altri mercati.
Sarai magari abituato a vedere sui listini che un’azione ENI vale 14,13 euro, o che l’oro vale 1250 dollari l’oncia. Sei abituato a vedere titolo e prezzo, in un rapporto di facile comprensione.
Nel Forex funziona in modo leggermente diverso. Le valute vengono scambiate con un sistema a coppie, un rapporto tra due valute che è espresso da un valore di cambio.
La definizione di scuola è effettivamente di difficile comprensione. Un esempio può chiarire la questione in pochi secondi.
EUR/USD è una delle coppie più scambiate sul Forex. Aprendo in questo momento un listino ti troverai davanti un rapporto di questo tipo:
- EUR/USD = 1,1432
Questo non vuol dire altro che con 1 Euro potrai acquistare 1,1432 dollari.
Al contrario, per calcolare quanti Euro servono per acquistare 1 dollaro dovrai dividere 1 / rapporto di cui sopra, e dunque, 1 / 1,1432 dollari, ovvero 0,8747 euro per acquistare un dollaro.
Una delle poche regole sul mercato del Forex è che la valuta a sinistra del rapporto, quella che è detta “valuta certa”, è sempre fissa.
Se sulla tua piattaforma vedi EUR/USD, vuol dire che su nessun mercato troverai la coppia indicata come USD/EUR.
L’apertura e la chiusura dei mercati del Forex
Il Forex è un mercato particolarmente attraente anche perché non chiude praticamente mai. Alla chiusura delle contrattazioni a New York si sta ancora negoziando a Tokyo, alla chiusura delle contrattazioni a Tokyo si sta ancora negoziando a Londra, e così via.
Il Forex non chiude mai.
Il mercato è aperto 24 su 24 per 5 giorni a settimana, weekend esclusi. Puoi fare trading dove, come e soprattutto quando vuoi.
Se vivi in Italia, puoi operare dalle 23 di Domenica fino alle 23 di Venerdì: cinque giorni pieni per fare trading sul Forex.
Come funziona la variazione di valore dei rapporti e come puoi guadagnarci
Il Forex, come abbiamo già detto, non è un mercato immediatamente intuitivo. Le definizioni di scuola sono poco comprensibili e anche quando parliamo di guadagni un esempio può essere più utile di mille pagine di spiegazione scolastica.
Se hai viaggiato all’estero hai già guadagnato o perso con il Forex, anche se non te ne sei accorto.
Immagina di andare in vacanza in Giappone, a Tokyo, il sogno di una vita che finalmente si corona. In Giappone però non puoi pagare in Euro e dovrai cambiare la tua valuta in valuta locale, ovvero lo Yen Giapponese.
Arrivi Lunedì e cambi 1.500 euro, che dovrebbero bastarti per tutta la durata dalle vacanza. Con il tasso di cambio in vigore Lunedì hai acquistato 200.000 yen, con i tuoi 1.500 euro.
Dopo qualche giorno di vacanza ti accorgi che il Giappone non era poi caro come ti aspettavi, e al momento di ripartire ti trovi con ancora 100.000 yen in tasca. Vai a cambiarli e ti accorgi che il tasso di cambio si è mosso di parecchio. Oggi 100.000 yen valgono ben 850 euro. Sei partito per il Giappone, hai speso la metà del tuo budget e ti trovi però con molto di più della metà del budget che avevi messo da parte.
Con un calcolo molto semplice puoi renderti conto da solo di quanto hai guadagnato:
- Sei partito con 1.500 euro
- Ne hai spesi la metà, e quindi 750 euro ti sarebbero rimasti in tasca
- Al cambio però hai ottenuto indietro 850 euro
- Hai guadagnato -750 + 850 euro = 100 euro
Questo è quanto fanno speculatori e investitori ogni giorno sul Forex, senza ovviamente arrivare in Giappone per cambiare il proprio denaro. Cambiano da Euro a Yen, da Dollari Americani a Dollari Australiani etc. utilizzando piattaforme connesse online che possono smistare ordini in pochissimi secondi.
Per guadagnare sul Forex potrai fare esattamente lo stesso, ovvero potrai comprare valuta e poi rivenderla quando varrà di più rispetto alle altre.
L’unità minima di variazione del prezzo Forex: il Pip
Se vuoi investire sul Forex dovrai comprendere anche il funzionamento dei minimi tecnicismi presenti su questo tipo di mercato.
Le coppie vengono in genere espresse in un rapporto che include 5 cifre, 1 intera e 4 decimali.
Come hai visto con l’esempio fatto prima con EUR/USD, il rapporto è di 1.1423. L’unita minima di cambiamento è dunque 0.0001, con i cambiamenti al di sotto di questa grandezza che sono completamente irrilevanti per lo scambio e non vengono neanche registrati.
Questa unità minima viene chiamata PIP ed è la base che ci permetterà di guadagnare (o ci costringerà a perder) rispetto a quanto abbiamo investito.
Se EUR/USD guadagna 1 PIP avremo il nuovo prezzo di 1.1423 + 0.0001 = 1.1424.
Se EUR/USD perde 1 PIP avremo invece il nuovo prezzo di 1.1423 – 0.0001 = 1.1422.
Per comodità puoi imparare a memoria i rapporti tra PIP e variazione di valore sulle principali coppie:
- 1 pip = 0,0001
- 10 pip = 0,001
- 100 pip = 0,01
- 1000 pip = 0,1
Vale la pena di ricordarti che alcuni broker hanno cominciato ad offrire una precisione decimale superiore a quanto abbiamo appena riportato. Il PIP è comunque la quarta cifra decimale, e quelle successive sono rispettivamente un decimo e un centesimo di PIP.
Inoltre alcune coppie (tipicamente quelle che includono JPY, ovvero lo Yen Giapponese) hanno soltanto due cifre decimali, anche se il totale delle cifre che indicano il rapporto è sempre 5.
EUR/JPY = 110,75 per fare un esempio su valute con le quali abbiamo già una certa familiarità.
Perché si usano i PIP?
I Pip sono un’astrazione molto comoda. Meglio dire che EUR/USD ha guadagnato 78 pips, piuttosto che parlare di 78 millesimi di Euro.
Il Pip è la variazione minima nel rapporto fra le 2 valute.
Il vantaggio dell’utilizzo del PIP è ancora più evidente quando parliamo del mercato nel suo complesso, dove le cifre decimali possono essere 5, 4, 3 o anche 2, come nel caso dello YEN giapponese. Il PIP è sempre l’ultima cifra decimale che il mercato registra, ovvero la variazione minima nel rapporto tra due valute.
Quanto tempo occorre per guadagnare o perdere 1 pip?
Dipende dal mercato, e non sempre le variazioni di un rapporto sono di 1 pip. Nei momenti di particolare volatilità non è raro vedere anche in meno di un secondo variazioni di più PIP. Le offerte di acquisto e di vendita possono non essere continue e quindi il prezzo può muoversi anche di 5, 10 o anche 50 pip in un singolo scalino.
Il prezzo delle valute lo fa il mercato e non ci sono dunque tempi precisi per la modificazione dello stesso.
Dimentica tutto quello che sai sullo spread: eccoti quello del Forex
Anche se non sei di quelli che seguono ossessivamente le notizie finanziarie ed economiche, avrai sicuramente già sentito parlare di spread. Dimentica però tutto quello che sai su questo concetto, perché il Forex Spread funziona in modo diverso ed è fondamentale per capire come e quando investire.
Dobbiamo introdurre i due concetti di BID e ASK, ovvero in italiano di DENARO e LETTERA, concetti comuni a tutti i mercati finanziari e che sono importantissimi per capire come funziona il mercato del Forex.
Anche in questo caso le definizioni di scuola non servono a niente. Sono valide per i professori ma non per te, che vuoi investire sul Forex realmente.
Per comprendere come funzionano BID e ASK e di conseguenza lo spread ricorriamo ad un esempio. Immagineremo un mercato Forex minuscolo, dove operano soltanto 7 investitori. Sarà minimo, ma più che sufficiente per comprendere bid, ask e spread del Forex.
Da un lato abbiamo gli investitori A, B e C, che in questo momento vogliono vendere EUR/USD, ovvero andare short come si dice in gergo tecnico.
Dall’altro lato abbiamo gli investitori D, E, F, che sono invece interessati ad acquistare EUR/USD, ovvero andare in gergo tecnico long sulla coppia in questione.
Abbiamo dunque tre investitori che vogliono vendere e 3 che vogliono comprare, che piazzano ordini con un valore che secondo loro è giusto. Da un lato abbiamo dunque la colonnina di chi vende:
- investitore A: vuole vendere a 1,1300
- investitore B: vuole vendere a 1,1302
- investitore C: vuole vendere a 1,1304
L’offerta più bassa per una vendita è quella di investitore A, che offre EUR/USD a 1,1300
Dall’altro lato abbiamo invece chi è disposto a comprare, e potremo incolonnare le diverse offerte come abbiamo fatto per le offerte di vendita:
- investitore D: vuole comprare a 1,2998
- investitore E: vuole comprare a 1,2995
- investitore F: vuole comprare a 1,2990
In questo caso ad interessare il mercato è l’offerta più alta, ovvero quella di investitore D, che offre 1,2998 per acquistare EUR/USD.
Lo spread Forex è la differenza tra la miglior offerta e la miglior domanda.
Tra la migliore offerta di vendita e la migliore offerta di acquisto c’è uno scarto di 2 pips, ovvero di 1,1300 – 1,2998 = 0,0002. 2 pips è lo spread su EUR/USD, ovvero la differenza tra la migliore offerta e la migliore domanda.
Avevamo però parlato di 7 investitori e fino ad ora ne abbiamo incontrati soltanto 6. Arriva l’investitore G, che è disposto a comprare tutti gli EUR/USD messi a disposizione da investitore A ad un prezzo di 1,1300.
La nuova colonnina delle offerte di vendita sarà così formata:
- investitore B: vuole vendere a 1,1302
- investitore C: vuole vendere a 1,1304
La migliore offerta per l’acquisto continua ad essere quella di investitore D, che vuole comprare a 1,2998 e quindi il nuovo spread è di 4 pips, ovvero 1,1302 – 1,2998.
Nel vero mercato del Forex, dove le offerte di vendita e di acquisto sono decine di migliaia ed è difficile che una sola operazione di compravendita possa spostare lo spread così tanto.
Sullo spread, come avremo modo di vedere più avanti, possono agire anche altri tipi di forze.
Per fare trading Forex hai bisogno di un broker
Ora hai messo in bagaglio le conoscenze di base che riguardano il Forex. Hai bisogno dunque di scegliere un broker attendibile che ti permetta di piazzare gli ordini sul mercato.
Di cosa si occupa il broker?
- Ti offre una piattaforma con quotazioni e un sistema elettronico per piazzare gli ordini.
- Inoltra gli ordini al mercato, per piazzare le tue offerte bid e ask.
- Trova controparti disposte a comprare/vendere al prezzo che tu hai stabilito.
- Tiene traccia del tuo account, e dunque di tutti i guadagni e di tutte le perdite.
- Opera come sostituto di imposta, anche se non sempre: quando il broker agisce come sostituto di imposta vuol dire che verserà per conto tuo le tasse che dovresti all’erario per i tuoi guadagni sul Forex.
Ci sono anche particolari tipi di broker che possono fare da controparte ai tuoi ordini, nel caso in cui trovino la tua offerta particolarmente conveniente.
Immagina di piazzare un ordine di vendita su EUR/USD a 1,2987, cosa che il broker trova molto allettante dati gli ultimi sviluppi di mercato. In questo caso il broker può decidere di agire come se fosse una controparte e acquistare al prezzo che hai stabilito.
I broker che offrono questo tipo di servizio sono detti “Dealing Desk“, e creano una sorta di mercato parallelo dei tassi di cambio dove loro agiscono, anche se non sempre, da banco.
Va tenuto conto che il broker Dealing Desk può sì offrire una risoluzione più rapida della compravendita, ma anche al tempo stesso lavorare contro i tuoi interessi.
Scegliere l’una o l’altra soluzione non è poi sempre nelle tue disponibilità. Gli investitori con capitali relativamente ristretti sono indirizzati ad operare il più delle volte proprio con broker Dealing Desk.
Leva finanziaria e lotti minimi: come investire nel Forex molto più di quanto hai davvero a disposizione
Tra i concetti più importanti per operare nel Forex troviamo anche lotti minimi e leva finanziaria.
Per evitare ogni tipo di confusione, partiamo dal primo concetto, che è uno di quelli operativamente più importanti.
Il mercato valutario opera in lotti minimi di valuta: non puoi presentarti sul mercato e ordinare direttamente 5 dollari da pagarsi in Euro. Il minimo lotto è di 100.000 unità della valuta di base, ovvero nel caso di coppie che includano il dollaro, di 100.000 dollari.
Una somma mostruosamente alta, che probabilmente non puoi permetterti (e che se potessi permetterti rimarrebbe comunque molto alta da lasciare a giacere su un singolo investimento).
Hai bisogno di 100.000 dollari per cominciare a investire sul Forex? Niente affatto. Sono infatti attivi su ogni piattaforma dei meccanismi che ti permettono di investire somme estremamente ridotte (fino a piattaforme che offrono anche possibilità di investimento a partire da 5 euro). Come è possibile?
Sul mercato, successivamente all’arrivo dei piccoli e medi risparmiatori, si sono sviluppati altri lotti, che sono una frazione di quelli originali. Abbiamo dunque:
- mini lotti: sono un decimo dei lotti originali, ovvero 10.000 unità della valuta base
- micro lotti: sono un centesimo dei lotti originali, ovvero 1.000 unità della valuta base
- nano lotti: sono un millesimo dei lotti originali, ovvero 100 unità della valuta base
Per introdurre la leva finanziaria dobbiamo approfondire, per poco, il concetto che abbiamo appena espresso.
Se 1 pip è l’unità minima di variazione del valore, ed è la quarta cifra decimale, è facile calcolare quanto perderai e quanto guadagnerai dal movimento di un solo pip.
- se il lotto è da 100.000 dollari, 1 pip vuol dire guadagnare o perdere 10 dollari americani
- se il lotto è da 10.000 dollari, 1 pip vuol dire guadagnare o perdere 1 dollaro americano
- se il lotto è da 1.000 dollari, 1 pip vuol dire guadagnare o perdere 10 centesimi di dollaro americano
- se il lotto è da 100 dollari, 1 pip vuol dire guadagnare o perdere 1 centesimo di dollaro americano
Con questa tabella sempre in mente, possiamo calcolare molto rapidamente i guadagni e farlo anche in tempo reale, senza l’aiuto di un computer. Lo stesso vale ovviamente per le eventuali perdite.
La leva finanziaria parte da questi concetti per permettere agli investitori come te di investire somme molto superiori a quelle disponibili in via virtuale, ovvero moltiplicando artificialmente la grandezza dei lotti.
Vediamo di nuovo con un esempio come si muove la leva finanziaria.
Il broker può calcolare in tempo reale i movimenti del tuo capitale, e quindi sapere che al movimento di 3 pip verso l’alto, per te che hai investito in un lotto da 1.000 dollari, hai guadagnato 30 centesimi di dollaro.
Lo stesso sarebbe ovviamente valido anche nel caso di movimento verso il basso. EUR/USD ha perso 3 pip e noi abbiamo perso 30 centesimi.
Di conseguenza al broker può interessare anche tenere soltanto traccia dei tuoi movimenti di capitale, ovvero il valore dello stesso.
Se hai 1.000 dollari da investire, il broker può proporti di utilizzare quella somma non per acquistare direttamente il lotto, ma semplicemente per coprire le variazioni di valore.
I tuoi 1.000 dollari possono essere utilizzati a garanzia della perdita del tuo investimento: puoi acquistare con un pagherò un lotto da 100.000 dollari e lasciare 1.000 dollari a garanzia delle eventuali perdite. Dalla tabella poco sopra sai che 1.000 dollari vogliono dire 100 pips e quindi il broker manterrà la tua posizione aperta fino a quando non sarai a -100 pips rispetto alla posizione iniziale.
Con questo sistema avrai investito 100.000 dollari, o meglio, avrai guadagnato o perso come se avessi investito 100.000 dollari impegnandone soltanto 1.000.
Il sistema in questione si chiama leva finanziaria e ti permette di operare sul Forex anche con somme estremamente ridotte. I vantaggi sono tanti, ma devi ricordarti che stai amplificando non solo le potenziali vincite, ma anche le potenziali perdite.
E se dovessimo perdere più dei 100 pips a 100.000 dollari che possiamo permetterci? Niente paura: nessuno verrà a chiederti indietro più denaro di quello che hai effettivamente sulla piattaforma. Il broker si preoccuperà infatti di chiudere l’eventuale posizione non appena non potrai permetterti più l’investimento. Non c’è il rischio di trovarsi con salatissimi conti da pagare.
I broker offrono diverse percentuali di leva, espresse da un rapporto come 100:1, 50:1, 30:1, e così via. Il primo numero significa semplicemente quante volte puoi investire il denaro che hai effettivamente a disposizione.
La leva è pericolosa
La leva finanziaria è un ottimo strumento per chi non ha grossi capitali da investire e vuole comunque tentare il Forex. Devi sempre ricordarti però che il Forex è un mercato molto volatile e dovresti agire lasciandoti, dopo la leva, un margine decente di pips.
Il mercato del Forex, anche sulle valute più stabili, può essere molto volatile e di conseguenza farti perdere tutto quello che hai anche in pochi secondi di scambio.
Immagina una situazione dove hai a disposizione solo 50 pips da “spendere” e il prezzo su EUR/USD vada giù di 52 ips, per poi tornare su di 68 pips. La tua posizione verrebbe chiusa automaticamente al raggiungimento di -50 pips, senza che tu possa avvantaggiarti del successivo recupero.
Il Forex non prevede consegna della valuta acquistata: è un mercato che opera al margine
Quando compri un’azione questa viene trasferita nel tuo deposito titoli, e ti viene dunque consegnata. Lo stesso è valido per obbligazioni ed altri tipi di strumenti finanziari classici.
Quando parliamo di Forex però stiamo parlando di un mercato a margine, ovvero che non prevede la consegna del denaro che hai acquistato contro la tua valuta di partenza.
Nessuno ti sta truffando: il Forex è semplicemente organizzato per liquidare le posizioni a margine, ovvero assegnando agli account soltanto gli eventuali guadagni e le eventuali perdite. Questo fa il paio con il frequentissimo ricorso alla leve finanziarie, che non permetterebbero ovviamente di trasferire quantità di denaro che non sono poi coperte dal capitale effettivamente disponibile nelle mani di chi ha acquistato.
Il tuo broker, sempre nell’ottica organizzativa della leva finanziaria, ti permetterà di depositare anche soltanto la cifra che sarà destinata alla copertura del margine, ovvero delle perdite.
Il margine è inversamente proporzionale alla leva che ci viene offerta:
- con una leva di 100:1, dovremo coprire soltanto l’1% dell’investimento che abbiamo fatto
- con una leva di 50:1, dovremo coprire il 2%
- con una leva di 10:1 dovremo coprire il 10%
Come investire nel Forex: i diversi tipi di contratti
Esistono diversi canali per investire, direttamente o indirettamente, nel Forex.
Innanzitutto puoi investire direttamente ricorrendo ad un broker classico, sul mercato SPOT, che ricorderai essere quello che è riservato agli investitori privati diretti e non istituzionali.
Questo mercato è estremamente liquido, nel senso che dato l’enorme numero di investitori e di scambi, il piazzamento e la risoluzione degli ordini sono sempre o quasi immediati, a patto di essere d’accordo con i prezzi BID e ASK che sono attualmente offerti dal mercato.
Il mercato SPOT opera 5 giorni a settimana, 24 ore al giorno e vede un volume di scambi molto alto su praticamente qualunque coppia possibile e immaginabile, incluse spesso valute di paesi in via di sviluppo che interessano relativamente pochi investitori.
Non è però questo l’unico canale che hai a disposizione per investire nel Forex.
Ci sono anche i contratti derivati come futures e opzioni che possono essere un’opportunità altrettanto allettante per te che vuoi investire nel mercato valutario.
Come funzionano i contratti futures sul Forex
Il contratto Future è uno dei più comuni del mondo della finanza e può essere interessante anche per te che vuoi investire sul mercato valutario.
Il contratto Future ti permette di:
- Avere un contratto con leva incorporata.
- Scommettere sul valore futuro di una determinata coppia.
- E’ un contratto regolamentato, nel senso che è standard e segue sempre le stesse regole.
- Ha un valore di 125.000 dollari, valore che può però essere anche diviso in microlotti
Con il contratto Future ci impegniamo a vendere o a comprare una coppia ad un determinato valore nel futuro.
- Immagina di acquistare un contratto Future buy EUR/USD a 1,4533 in scadenza a Dicembre 2020
- A Dicembre 2020 il valore di EUR/USD è di 1.5533
- Avrai guadagnato 125.000 x (1,5533 – 1,4533) ovvero == 12.500 dollari
Possiamo vendere un contratto Future prima della sua scadenza.
I contratti futures possono anche essere negoziati e venduti prima della loro scadenza, con il valore che sale o che scende in relazione al grado di rischio ancora insito nel contratto. Per intenderci se abbiamo un contratto che ci garantisce di poter acquistare tra 3 mesi EUR/USD a 1,2002 e il valore attuale di EUR/USD è di 1,3403, il contratto varrà di più di quanto lo abbiamo pagato. A contribuire al prezzo attuale dei futures ci sono anche le aspettative sul futuro.
Qui puoi trovare un articolo di approfondimento su come funzionano i Future.
Le opzioni
Le opzioni (non quelle binarie, che sono completamente un’altra storia) sono dei contratti che ti danno la possibilità di acquistare o vendere una coppia di valute nel futuro, ad una determinata scadenza.
La differenza fondamentale con i contratti futures è che mentre con questi ultimi sei obbligato a dare copertura al contratto, con le opzioni hai semplicemente facoltà di acquistare o vendere. Sarai dunque tu a decidere se sarà conveniente o meno dare seguito al contratto.
Cosa ci guadagnano i broker e le istituzioni finanziarie che offrono questo tipo di contratti, se poi puoi ritirarti praticamente quando e come preferisci? Semplice: i contratti di opzione hanno un costo relativamente alto, che avrai comunque pagato anche se non vorrai poi dare seguito al contratto stesso.
Immagina di acquistare un’opzione che ti permette di acquistare EUR/USD a 1.3020 tra 3 mesi. Alla scadenza EUR/USD è su 1.2983 e dunque non è assolutamente vantaggioso per te dare seguito al contratto. In questo caso avrai perso soltanto i soldi per acquistare il contratto, che sono una somma fissa e invariabile e spesso molto meno importante di quella che perderemmo con un pessimo affare.
Al contrario, nel caso in cui il valore di EUR/USD fosse sui 1.3120, avremmo interesse a dare seguito al contratto di opzione. Avremo in quel caso guadagnato 1.3120 – 1.3020 = 100 pips, da moltiplicare per il valore del contratto.
Approfondisci le opzioni leggendo la nostra guida.
Investire sul mercato Forex SPOT: i tipi di ordine
Il mercato Forex è relativamente semplice, anche se esistono comunque dei diversi tipi di ordine che dovrai per forza conoscere per investire al meglio e organizzare le tue strategie presenti e future.
Gli ordini al meglio sono investimenti in tempo reale.
La prima tipologia di ordini è quella degli ordini al meglio ovvero gli ordini diretti al mercato. Sono ordini che vengono inseriti direttamente nei sistemi, pochi istanti successivamente al nostro ordine, non aspettando nessuna condizione e rispettando soltanto le nostre indicazioni di quantità e di prezzo. Puoi utilizzare questa categoria di ordini per i tuoi investimenti in tempo reale, ovvero quando avrai individuato un buon affare che si sta concretizzando proprio in quel momento.
In questo caso puoi piazzare ordini di acquisto (long/buy) o di vendita (short/sell) su una determinata coppia di valute.
Gli ordini verranno risolti non appena il broker riuscirà a trovare una controparte che voglia accordarsi sullo stesso prezzo.
Gli ordini immediati sono però una parte minoritaria dei tuoi possibili investimenti in Forex.
Il grosso degli ordini che andrai a piazzare sono di tipo condizionato, ovvero arriveranno sul mercato soltanto se dovessero verificarsi quelle condizioni che tu stesso hai posto. Li analizzeremo insieme, in quanto strumenti importantissimi per cominciare a investire con criterio e con guadagno.
- Ordini stop loss: sono ordini di chiusura della posizione che vengono inoltrati soltanto quando avrai perso la somma che hai indicato nell’ordine stesso. L’ordine stop loss è fondamentale quando hai deciso di non poterti permettere di perdere più di una certa cifra con una determinata posizione. Ad esempio puoi impostare un ordine stop-loss su EUR/USD a 1.102, quando magari hai aperto una posizione buy a 1.202. Non appena il valore di mercato su EUR/USD raggiungerà la soglia indicata da stop loss, la tua posizione verrà liquidata.
- Ordini Take Profit: sono esattamente speculari a quelli stop loss. In questo caso indicherai una soglia massima di profitto raggiunta la quale liquiderai la tua posizione in modo automatico.
Si possono anche impostare ordini stop loss e take profit sulla stessa posizione, in modo da governare così in modo automatizzato la tua posizione e i tuoi investimenti.
Gli ordini condizionali di entrata altro non sono invece che una riproposizione degli stop loss e dei take profit, dove però invece di liquidare una posizione ne apriremo una al raggiungimento di una determinata soglia.
Ci sono commissioni per investire nel Forex?
Tutti i broker attualmente presenti sul mercato giureranno di non applicare alcun tipo di commissione, come se si trattasse di società di opere caritatevoli, presenti sul mercato soltanto per permetterti di investire.
Anche se non ci sono commissioni dirette, i broker guadagnano sulle nostre operazioni.
Le cose ovviamente non stanno così, nel senso che se è vero che non vengono applicate direttamente delle commissioni, i broker guadagnano comunque dalle nostre operazioni.
Lo fanno in modo relativamente più subdolo, senza che ci sia la possibilità di rendersi conto direttamente di quali siano i surplus che stiamo pagando a favore del broker stesso.
I broker guadagnano dai nostri scambi in due modi:
- Aggiungendo spread allo spread: facciamo l’esempio degli spread che abbiamo visto in apertura della nostra guida. Da un lato abbiamo un BID di 1,2999 e dall’altro un ASK di 1,3001. In questo caso lo spread sarà di due pip. Sulla nostra schermata di acquisto però troveremo spread più elevato, con la differenza tra spread autentico e spread che andremo a pagare che verrà incassato dal broker. A seconda del tipo di account e del tipo di broker, pagheremo spread più o meno alti; tipicamente più è alto lo spread tra denaro e lettera, più il nostro broker sta guadagnando dalle nostre operazioni.
- Comportandosi come Dealing Desk: ovvero operando come controparte dei nostri scambi. In questo caso non si tratta di una commissione vera e propria, ma di un rischio calcolato che il broker si prende sui nostri investimenti. I dealing desk guadagnano delle somme considerevoli anche da questo tipo di operazioni.
Dato che la commissione (anche se invisibile) è calcolata in un numero fisso di pip, più l’operazione sarà di piccolo margine, più in rapporto staremo pagando delle commissioni alte. Un conto è pagare 2 pip su uno scambio che ci frutta 5 pip totali, un conto è pagarne sempre due, su uno scambio che ci ha consentito di guadagnare 80 pip!
Entra a far parte del Club Supercoin. E’ Gratis!
Ottieni l’accesso a contenuti esclusivi via mail e qui sul sito con consigli pratici e immediatamente applicabili sui soldi.
Clicca qui sotto e rispondi a poche semplici domande.