carta revolving, carta di credito revolving

Cerchi informazioni sulla carta di credito revolving? Vuoi conoscere le sue caratteristiche? Se conviene averne una o è soltanto un trucco della banca per farti spendere sempre di più? SPOILER: la seconda, ma continua a leggere per sapere perchè.

Nella guida di oggi vedremo insieme se questo è un prodotto che può fare al caso nostro o se oppure faremmo meglio a guardare altrove per avere un mezzo di pagamento digitale e elettronico.

Le carte di credito revolving sono tra le carte di credito più comuni tra quelle attualmente disponibili sul mercato italiano. Vediamo insieme come funzionano, non solo per scegliere quelle che più fanno al caso tuo, ma anche per capire se sia davvero questo lo strumento di cui hai veramente bisogno.

Che cos’è la carta di credito revolving?

La carta di credito revolving è una carta che rientra nel novero delle carte a credito, ovvero di quelle che ti offrono un determinato limite per effettuare spese, che non deve essere disponibile a saldo sul conto collegato.

Con le carte di credito revolving però non pagherai tutto in una unica soluzione a fine mese. Tutti gli acquisti verranno dilazionati con rate dall’importo costante, a patto di rimanere all’interno del limite che per te ha fissato la banca.

Ti trovi davanti ad uno strumento che dunque:

  • Puoi usare per pagare dove e quando vuoi, in quanto è emessa da circuiti accettati da tutti i POS a livello mondiale.
  • Dilaziona e divide il pagamento in rate costanti.
  • Ha un limite fisso, che la tua banca può anche in futuro innalzare.

Cosa puoi fare con una carta revolving?

Con una carta revolving puoi fare diverse cose, che sono poi in linea con quanto puoi fare con una carta di credito tradizionale. Puoi usare la tua carta revolving per:

  • Fare acquisti in qualunque negozio sia dotato di un POS.
  • Puoi fare shopping online, in quanto la carta è dotata di numero a 16 cifre e codice CVC.
  • Puoi fare transazioni fino al limite massimo che ti ha imposto dalla banca.
  • Puoi anche, in alcuni casi, ritirare contante all’ATM, cosa che però non è garantita da tutte le carte di credito revolving.

Come si richiede la carta di credito revolving?

Le carte di credito revolving possono essere richieste ormai in qualunque istituto bancario, dato che tutte le banche attualmente operanti in Italia offrono prodotti di questo tipo.

Tipicamente la banca, per rilasciare quello che è uno strumento di credito a tutti gli effetti, effettuerà dei controlli sulla tua solvibilità e terrà conto di quelle che sono le tue effettive sostanze economiche prima di affidarti una carta del genere.

Vengono in genere richiesti documenti come il codice fiscale, la carta di identità e, per quanto possibile, informazioni sul reddito, che può essere sia da lavoro dipendente che da lavoro in qualità di libero professionista.

Successivamente all’analisi di tali fattori, la banca deciderà se sarà il caso o meno di affidarti la carta revolving, oppure se deciderà di non affidartela.

A cosa servono le carte revolving?

Le carte revolving permettono di spendere somme entro un limite, somme che non hai effettivamente sul conto, e di rimborsarle con rate fisse, senza che dunque la spesa di questo mese abbia impatto soltanto sul mese successivo.

Sono accettate ovunque (proprio come le altre carte di credito) e ti permettono di pagare qualunque cosa, ottenendo un pagamento dilazionato.

Attenzione però, si tratta di un sistema che, a causa del l’alto tasso di interesse, ti porterà inevitabilemente a spendere di più di quanto avrai effettivamente fatto.

Inoltre, a lungo andare, potrebbe portarti ad un circolo vizioso in cui la tua situazione debitoria arriverebbe a soffocare le tue finanze.

Quali sono i costi di una carta revolving?

I costi derivati dall’utilizzo di una carta revolving sono diversi da banca a banca. Dovrai comunque andare a pagare somme che sono relative a:

  • Plafond che viene riconosciuto: tipicamente a plafond/limiti più alti corrispondono spese più alte.
  • Il tasso di interesse che viene applicato dalla banca: nel caso delle carte di credito revolving dovrai comunque pagare delle somme particolarmente alte, con interessi che spesso e volentieri superano, sull’arco dell’anno solare, anche il 10%.
  • Quota annuale di utilizzo della carta: alcune banche la azzerano nel caso di spese che superano un determinato limite; nel caso contrario si tratta di somme che sfiorano i 100 euro annui.
  • I costi di commissione sui pagamenti, che molte banche comunque non applicano.
  • Eventuali costi di assicurazione.
  • Spese e commissioni relativi al caso di rimborso ritardato.

Vale la pena di ricordare che la carta revolving è uno dei prodotti finanziari e di credito più costosi tra quelli disponibili per il consumatore.

Quindi stai attento amico/a mio/a: prima di scegliere un prodotto del genere, informati bene sui costi delle carte revolving e soprattutto valuta se puoi sostenere il costo di un credito così caro, molto vicino ai tassi che la legge definisce come usurari.

Come si rimborsano le spese fatte con la carta revolving?

Le carte revolving prevedono piani di rientro che sono rateali e mensili in soluzione fissa, nel senso che ogni mese ti troverai a pagare quelle che sono rate dello stesso ammontare.

Sarai tu a dover effettuare il pagamento mensile, oppure potrai decidere di accreditarlo direttamente sul conto corrente collegato, scegliendo quella che per te è la soluzione più comoda in questo senso.

Com’è fatta la carta di credito revolving?

La carta di credito revolving è una carta in tutto e per tutto identica alle carte di credito. Ha un codice IBAN e un CVC, un codice di sicurezza, che puoi utilizzare anche per le spese online.

Siamo comunque davanti ad un prodotto che è una carta standard e che, almeno dall’esterno, non ha alcuna differenza con le carte di credito tradizionali.

Come puoi pagare con una carta di credito revolving?

Le carte di credito revolving sono carte che puoi utilizzare al POS, al bancomat e come una carta di credito tradizionale.

Le carte più comuni attualmente in commercio ti permettono di avere a disposizione anche i pagamenti Contactless, ovvero di pagare sotto una certa somma semplicemente avvicinando la carta al POS.

Il sistema Contactless uno dei sistemi più rapidi e comodi di pagamento attualmente disponibili, che sono comunque offerti oggi anche dalle carte prepagate, che hanno un costo decisamente inferiore rispetto alle carte revolving.

Cosa succede se non paghi una rata della carta revolving

Nel caso in cui non dovessi pagare la rata della carta revolving per tempo, andrai incontro alla procedura di recupero: la carta viene in genere bloccata dalla banca, fino a quando non andrai a pagare il dovuto.

In aggiunto il mancato pagamento viene segnalato al SIC, il sistema di informazione creditizio, una enorme banca dati dove vengono registrati tutti i “cattivi pagatori”.

Il mancato pagamento di una rata di una carta revolving può avere enormi ripercussioni sul futuro della tua vita creditizia e bancaria.

Meglio dunque scegliere delle rate che sono di quantità tale da poter essere rimborsate senza alcun tipo di problema, perché nel caso di ritardo si innescano delle procedure automatiche che possono causare delle problematiche importanti.

Conviene avere una carta di credito revolving?

Vale la pena che io ti ricordi che le carte di credito revolving hanno in genere costi molto alti, e che dovrai necessariamente tenere in considerazione, dato che ti troverai a pagare spesso e volentieri circa il 10% di quello che spendi in interessi e altre commissioni.

Le carte di credito revolving sono da considerarsi come un’ultima ratio per spese davvero impreviste e non da utilizzarsi come prodotti per gli acquisti quotidiani.

Il 10% in più circa su ogni tuo acquisto è una somma enorme da pagare, che può rapidamente portarti sul lastrico e renderti incapace di restituire quanto hai ottenuto in prestito tramite la carta.

Quindi se puoi evitare, meglio farlo: le carte di credito revolving non sono tra i prodotti più convenienti per te che sei un consumatore e l’unico vincitore di questa transazione è sicuramente il gruppo bancario presso il quale hai il conto.

Spendere soldi che non si hanno vuol dire il più delle volte trovarsi in situazioni debitorie complesse, contro le quali diventa particolarmente difficile combattere se non si ha una forte forza di volontà.

Se è il risparmio che cerchi, la carta di credito revolving non è sicuramente il prodotto che fa al caso tuo, in quel caso ti consiglio di leggere la mia guida sui 7 metodi per riuscire a risparmiare soldi ogni giorno.

I 2 metodi migliori per evitare di dover ricorrere alla carta di credito revolving

Bene, come hai avuto modo di vedere la carta revolving è uno strumento A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E poco conveniente e rema decisamente contro quelli che sono i principi di risparmio e guadagno che tento di veicolare a te che sei un mio lettore.

Non solo, si tratta di un prodotto in grado di immetterti in pericolose situazioni debitorie in cui potresti davvero trovarti con l’acqua alla gola. E immagino che tu non voglia rischiare di ritrovarti in un tunnel oscuro fatto di debiti, giusto?

Ecco quindi un paio di dritte per aiutarti a fare a meno di questo (demoniaco) strumento.

1. Non riesci a fare determinate spese? Eliminare oggi i tuoi debiti

Se stai pensando di attivare una carta di credito revolving è perchè, possibilmente, non sei in grado di coprire alcune spese che vorresti fare, magari proprio perchè hai altri debiti da ripagare. Pessima scelta.

Puoi evitare questa deleteria decisione andando alla radice del problema ed eliminando fino al 70% dei tuoi debiti.

Come, ti sembra una favoletta? Non proprio, si tratta di un’operazione assolutamente legale da compiere tramite agenzie di consulenza autorizzate ad agire tramite la legge n.3 del gennaio del 2012.

Grazie alla loro consulenza gratuita, destreggiandosi fra mille cavilli burocratici, ti aiuteranno a:

  • Ridurre vistosamente il tuo monte di debiti.
  • Bloccare gli ordini esecutivi contro di te come i pignoramenti.
  • Cancellare il tuo status di cattivo pagatore dagli archivi.
  • Creare un piano di rientro sostenibile.

Che aspetti, prova ad elimina oggi stesso i tuoi debiti e ritrova la luce in fondo al tunnel.

2. Usa un conto corrente che ti aiuti a risparmiare

Gli strumenti bancari dovrebbero servire per gestire le tue finanze, non per azzopparle come rischia di fare una carta di credito revolving.

Ecco perchè ti consiglio un conto corrente che si trasforma in un vero e proprio assistente finanziario in grado di aiutarti a risparmiare giorno dopo giorno per compiere le spese di cui hai bisogno piuttosto che indebitarti per esse.

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